Biblioteca Diocesana E Archivio Arcivescovile, un intervento di rifunzionalizzazione
Nuovostudio Architettura e Territorio
Culture
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Completed
ARCHIVIO ARCIVESCOVILE-BIBLIOTECA DIOCESANA
01. PREMESSA
Il progetto che si presenta è frutto di un intervento attuato sugli edifici dell’ex Cinema Roma e dell'annessa Cappella di San Luigi, entrambi facenti parte del complesso dell'ex Ricreatorio Arcivescovile, ed è stato finalizzato alla realizzazione della nuova sede dell'Archivio Arcivescovile e della Biblioteca Diocesana dell'Arcidiocesi di Ravenna. La vicinanza all'area monumentale della Cattedrale e dell'antico Episcopio, nonché la prossimità ad un importante palazzo cinquecentesco, hanno guidato il progetto verso un intervento di rifunzionalizzazione che ha portato alla demolizione delle strutture interne, conservando pressoché intatta l'immagine dell'edificio su strada, caratterizzata da facciate ormai integrate nel tessuto urbano del centro storico. Il non pregio delle stesse, tuttavia, ha concesso la libertà di perseguire un'interpretazione sottilmente contemporanea dei prospetti che, seppur lavorati "all'antica" grazie al nuovo intonachino a calce che ne ha velato la tessitura, ora accolgono piccole digressioni sull'impaginato delle finestre che all'occhio non distratto segnalano in esterno quanto accaduto dentro il perimetro dei muri su strada.
02. PROGETTO
Il nuovo organismo si sviluppa su tre piani fuori terra ed è caratterizzato da un grande spazio a tripla altezza che occupa quello che era il volume della sala cinematografica. Il piano terra è a libero accesso, mentre i restanti due piani superiori sono riservati al personale ed adibiti ad uffici e depositi librari, ad esclusione della sala “fondi antichi” del primo piano, che avrà comunque accesso accompagnato e controllato.
Riportiamo di seguito le destinazioni d’uso previste nei differenti piani del fabbricato:
Volume dell'ex Cinema Roma (primo stralcio completato)
piano terra: hall di ingresso, ufficio personale, emeroteca, sala multifunzionale di consultazione e archivio, servizi.
piano primo: uffici, sala fondi antichi, deposito librario, servizi.
piano secondo: depositi e rispostigli, ballatoio sulla sala fondi antichi, impianti.
Volume dell'ex Cappella di San Luigi (oggetto del futuro secondo stralcio)
piano terra: ingresso, uffici.
piano primo: deposito librario.
piano secondo: deposito librario.
Il progetto ha mirato all'ottimizzazione degli spazi esistenti al fine del conseguimento di una elevata capacità di contenimento dei volumi. A programma completato si garantirà una capacità contenitiva complessiva di circa 130/150.000 volumi, compresa la parte dedicata alla sezione fondi antichi cui sarà destinato il recupero dell'ex Cappella di San Luigi, oggetto di un successivo stralcio.
L’ingresso al complesso è stato mantenuto nella posizione di quello vecchio del cinema, in angolo tra le vie don Lolli e Guidarelli. Qui è stata prevista l’unica soluzione architettonica manifestata in facciata, un piccolo inserto contemporaneo che accoglie l’insegna dell'Archivio Arcivescovile e della Biblioteca Diocesana e che nasconde al suo interno i cancelli scorrevoli per la chiusura notturna del piccolo portico di accesso esistente.
La sala consultazione del piano terra, il grande spazio a tripla altezza, è il cuore inaspettato del nuovo edificio ma al contempo è in diretto contatto visivo con l'esterno, grazie alla trasformazione in vetrate fisse delle porte di accesso del vecchio edificio: sia il giorno, sia soprattutto la sera, chi percorre la pubblica strada può godere della vista degli spazi interni. Un lungo lucernario in copertura, posto linearmente in corrispondenza del colmo, illumina gli spazi sottostanti e lega tutti gli spazi della biblioteca. Una grande struttura metallica a scaffali, di fatto un edificio dentro l'edificio, impone la sua forza architettonica e comunica il centro intorno al quale si è sviluppato il progetto: il libro.
Ai due piani superiori, entrambi a fruizione limitata e controllata, si accede tramite due differenti scale poste in posizioni opposte all’interno del fabbricato. La scala principale, limitrofa alla hall di ingresso, serve anche la sezione fondi antichi posta al piano primo. La seconda scala invece, posta all’estremità opposta del fabbricato, si connota come un collegamento verticale di servizio cielo-terra, seppur avente tutte le caratteristiche necessarie per poter essere utilizzata anche per funzioni cosiddette “nobili”. La sua conformazione è studiata in modo da garantire un efficiente utilizzo anche per i futuri spazi che verranno ricavati all'interno della ex Cappella di San Luigi una volta ristrutturata, ponendosi come fulcro di snodo tra i vari livelli di calpestio della conformazione finale. Il passaggio a piano terra potrà inoltre essere utilizzato come accesso di servizio per il personale, oltre che come percorso per raggiungere gli impianti collocati in copertura. Tutte le dotazioni impiantistiche si trovano infatti in un terrazzo ad asola realizzato appositamente sul tetto.
Tutta la copertura è stata realizzata ex novo ed ha seguito le geometrie dello stato preesistente, eccezion fatta per il terrazzo ad uso impianti e per un volume scatolare posto in proiezione verticale sopra la scala principale, un lungo lucernaio che va ad unirsi al sistema delle luci zenitali che caratterizzano gran parte degli ambienti del nuovo complesso, e che in copertura ben si manifesta come segno architettonico. Lo spazio scala così conformato rientra all’interno di una logica progettuale che diviene linguaggio: volumi stretti e compressi tra alte pareti verticali dove la luce entra dall'alto in modo inaspettato. Si è perseguita un'esperienza spaziale volutamente estremizzata che trova continuità anche all’interno dei depositi librari, tra le altissime scaffalature a doppia altezza percepibili in maniera unitaria grazie all’interposizione di passerelle grigliate, nella sala fondi antichi, così come nel secondo ingresso dell'edificio che servirà il futuro ampliamento.
NUOVOSTUDIO, febbraio 2020
Credits
RAVENNA
ITALIA
Arcidiocesi di Ravenna-Cervia
12/2019
1300 mq
NUOVOSTUDIO Architettura e Territorio, Ravenna
NUOVOSTUDIO Architettura e Territorio, Ravenna
Gama Castelli, Ravenna
NUOVOSTUDIO Architettura e Territorio, Ravenna
Curriculum
NUOVOSTUDIO nasce a Ravenna nel 2000 per opera dei soci fondatori Gianluca Bonini e Emilio Rambelli ai quali si affiancano Carmen Minafra, Andrea Guardigli e Grazia Poli. L’attività professionale dello studio, dall’urbanistica all’architettura d’interni, ha ricevuto numerosi riconoscimenti fra i quali: la pubblicazione di Casa AG, di Casa Ruggini e del Palazzo degli Affari in varie edizioni dell’Almanacco dell’Architettura Italiana di Casabella; il riconoscimento, nel 2012, da parte dall’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna della Raccolta Lercaro di Bologna come opera di architettura tra le migliori dieci realizzate in regione tra il 2000 e il 2010; nel 2014, il premio IQU per il progetto di recupero dell’Ex Magazzino SIR nella Darsena di Ravenna.
Molto rilevante, per NUOVOSTUDIO, l’esperienza più che decennale maturata al fianco del brand Giuseppe Zanotti per il quale sono state progettate più di cento boutiques aperte nei più prestigiosi distretti della moda internazionale.