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Kitchen Design Special Contest  /  Completed
gabriele pimpini
SOFIA KITCHEN

RELAZIONE TECNICA

L’intervento, che risale a ormai più di 12 anni fa, è consistito nella sostituzione di una cucina componibile installata nei locali della villa veneta ottocentesca Wollemborg ristrutturata alla fine degli anni novanta e sita nella prima periferia a Sud di Padova.
D’accordo con la committenza il principale obiettivo era di integrare gli spazi della preparazione e stoccaggio degli alimenti con quelli della consumazione.
Dal punto di vista della creazione compositiva il progetto ha seguito due idee: la prima, nella parete di fondo, con ispirazione precisa al Neoplasticismo architettonico, è stato un modesto tributo personale al lavoro di Gerrit Rietveld. La seconda, nella parete filtro tra area cucina e quella per il pranzo, è stato di eliminare quanto più possibile la presenza del muro e di rendere lo spazio attraversabile o trasparente.
Gli ambienti cucina (25 mq circa) e pranzo (35 mq circa) sono stati collegati realizzando una triplice apertura nel muro portante. Attorno a questa trifora sono stati realizzati grandi articolati contenitori in plexiglass trasparente per accentuare la relazione tra i due diversi locali.
Si è scelto di lavorare con diversi materiali e molti colori.
La struttura è stata realizzata in pannelli di legno di pino marittimo multistrati a incollaggio fenolico; il piano di lavoro è in Corian bianco “Cammeo White” e i lavelli sempre in Corian ma nero “Nocturne“. Le ante di multistrati sono rivestite in laminato Abet Print rosso e giallo. Non sono presenti maniglie esterne; le aperture delle ante e dei cassetti sono possibili grazie a incavi opportunamente ricavati per disegnare una precisa composizione visiva.
Dove scorre l’acqua e dove si accende il fuoco per la cottura degli alimenti si è scelto di impiegare acciaio inox con finitura satinata e ferro zincato e verniciato a smalto bianco opaco.
Attorno ai lavelli, su richiesta della committenza, è stato realizzato un tavolo/piano di lavoro per la convivialità durante la preparazione dei cibi.
Gli elettrodomestici sono lasciati quanto più in vista possibile. Sia il grande frigorifero con anta in vetro, sia i contenitori in plexiglass trasparente permettono di individuare a prima vista le materie prime per cucinare e tutti gli strumenti di lavoro.
Il pavimento a doghe in larice inchiodato su magatelli, presente non solo in cucina e nella sala da pranzo, ma in tutto il resto della casa, sale a rivestire la parete di fondo della cucina. Su questa parete di larice sono disposti i vari elementi pensili colorati non solo secondo un criterio funzionale, ma con un preciso progetto visivo-pittorico.

Credits

 Padova
 Italia
 Sofia
 08/2002
 35 mq
 Arch. Gabriele Pimpini
 Arch. Gabriele Pimpini e Federica Della Vite
 Falegnameria De Mattia

Curriculum

1987 Venezia: Laurea con lode allo IUAV in composizione architettonica, relatore prof. Gino Valle.
1991/96 Bergamo: progettista del Servizio Architettura e Ambiente nel Gruppo Italcementi per recupero ambientale di cave in attività, progettazione di edifici industriali e uffici, hangars, stabilimenti per la stampa di quotidiani, etc.
1991/oggi: allestimenti e realizzazione di strutture espositive per mostre ed eventi di arte contemporanea in istituzioni pubbliche e private.
1994/oggi: ristrutturazioni e nuove costruzioni
Dal 2007 vive principalmente a Venezia, dal 2014 a Jesi proseguendo l’attività di libero professionista.
2011/oggi collabora con Gaetano Pesce a New York per progetti di architettura e allestimento mostre in Italia e all’estero.
2014/oggi: progetto e direzione lavori per la costruzione ex novo di una clinica medica privata a Padova e di un edificio di 23 appartamenti per housing sociale a Bergamo.

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#Italia  #Padova  #gabriele pimpini 

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