Il presente progetto rappresenta non solo un importante ampliamento per l’I.R.C.C.S. di Reggio Emilia, ma si caratterizza anche come un fabbricato dall’identità autonoma, tra l’ospedale e la città, che racchiude in sé le tante sensibilità legate alla maternità, all’infanzia ed alla figura femminile in genere nella città che dal dopoguerra ad oggi ha dedicato a questi temi tutti i propri sforzi di elevazione sociale e culturale arrivando a ideare, mantenere e sviluppare gli asili “più belli del mondo” e il Reggio Emilia Approach, diffuso da Reggio Children in tutto il mondo.
Date tali premesse, l’organismo assume una doppia identità: da un lato si inserisce all’interno di un sistema consolidato, sposandone le logiche funzionali e distributive di grande scala, dall’altro gode di una propria valenza legata alle funzioni che gli sono proprie, aspetto che troverà chiara espressione nella sua composizione architettonica.
Analogamente al CORE, fabbricato cui si affianca, il MIRE possiede tutte le caratteristiche proprie del modello innovativo di “Ospedale del Futuro” da noi studiato e strutturato in tanti anni di lavoro e approfondimento. L’edificio, infatti, coniuga assistenza, didattica e ricerca, in un sistema di valorizzazione e potenziamento reciproco, all’interno di un edificio compatto e razionale, progettato con un attento controllo dei costi di realizzazione, gestione e manutenzione in un’ottica globale di sostenibilità ambientale ed economica, con al centro la cura delle persone.
La qualità spaziale ed architettonica degli ambienti interni, delle finiture, l’attenzione per gli ambienti pediatrici, l’introduzione di opere d’arte, lo studio e modulazione dell’illuminazione naturale, la possibilità di godere della vista sull’esterno tanto dal letto del paziente quanto dai tavoli per il pranzo, dai soggiorni e dalle postazioni del personale garantiscono, complessivamente, un elevatissimo confort interno. Questo, unitamente alla leggibilità e alla chiarezza dei percorsi, all’impianto semplice e funzionale, all’attenzione per l’igiene, che va dall’introduzione di un modulo per il lavoro del personale in ogni camera di degenza alla scelta delle finiture e dei materiali, contribuisce a fare di questa struttura non solo un contenitore, ma un vero strumento di cura e di innovazione delle cure stesse, partecipando attivamente al processo assistenziale e terapeutico dei pazienti.
Dal punto di vista architettonico l’edificio si organizza su una piastra di base disposta su due livelli, terra e seminterrato, profonda quasi 60m, estremamente compatta e adeguata all’introduzione delle funzioni complesse e altamente tecnologiche che è destinata ad ospitare. A partire dal primo livello, poi, questa si svuota internamente per accogliere un grande giardino interno di circa 15mx40m. Questo spazio, che ai piani inferiori consente di organizzare al meglio il cuore operativo della struttura, ai piani superiori garantisce il più corretto apporto di luce naturale all’interno dell’edificio, nelle aree a vocazione più ambulatoriale e residenziale. Questo luogo, dalle dimensioni generose, ma raccolto e protetto dall’edificio stesso, oltre a rappresentare un gradevole affaccio per i livelli superiori, è accessibile dal primo piano, destinato alla pediatria, e potrà essere vissuto dai piccoli pazienti, ricoverati o ambulatoriali, e dai loro accompagnatori. Per questa ragione è stato studiato come luogo vivo e vitale, dove si ipotizza l’installazione di una serie di opere d’arte di Wal, pittore e scultore locale proveniente dal concettuale, ma cresciuto in un clima di diffuso e vivace postmodernismo, che ipotizza un parco giochi per bambini costruito e popolato da oggetti pop, da ammirare e utilizzare, che possano regalare una parentesi di ludica leggerezza ad adulti e bambini.
Le facciate esterne si scosteranno dalla compatta matericità tipica del nucleo originale dell’ospedale ed abbandoneranno anche l’impiego del laterizio, rimando al contesto ancora presente nell’architettura del CORE, per abbracciare un linguaggio più leggero e contemporaneo. Le specchiature cieche, infatti, saranno realizzate con candide facciate ventilate in lastre ceramiche di grande formato, cui faranno da contrappunto frame metallici colorati che incorniceranno ampie porzioni di facciata, creando un movimento ritmico delle superfici. Il progetto prevede, poi, analogamente a quanto già fatto nel CORE che lo fronteggia, un sistema di ampie vetrate schermate da frangisole esterni che si alternano a elementi tamponati in vetro retrolaccato per garantire, al di là del linguaggio architettonico impiegato, l’alta qualità degli spazi e la medesima vivibilità degli interni.
Sotto il profilo tecnico, poi, la soluzione strutturale antisismica introduce elementi innovativi, quali shock transmitter e connettori di taglio nel giunto degli impalcati, per evitare setti ed irrigidimenti all'interno dell'edificio. Questo, insieme al posizionamento dei collegamenti verticali e dei cavedi impiantistici ai lati della corte interna, lascia la pianta completamente libera, con conseguente grande flessibilità distributiva, attuale e futura, che permette di ubicare correttamente le più diverse funzioni ai vari livelli (pronto soccorso ostetrico, blocco travaglio-parto, blocco operatorio, centro nascita, terapia intensiva, degenze, uffici, ambulatori, sala conferenze, ecc.).
La coerenza con l’impianto dell’ospedale esistente e la netta separazione e specializzazione dei flussi (materiali sporchi, puliti, emergenza, pubblico e personale) garantisce un uso corretto della struttura ed una sua chiara percezione da parte di tutti, favorendo l’orientamento delle persone e la correttezza delle procedure con percorsi brevi ed essenziali.
L’impiego di pareti modulari prefabbricate smontabili apporterà, poi, oltre ad elevatissime caratteristiche estetiche e qualitative, la massima flessibilità di utilizzo, rendendo estremamente agevole la possibilità di modificarne la distribuzione nel tempo in modo rapido, economico e pulito.
Credits
Reggio Emilia
Italia
Azienda USL di Reggio Emilia - Arcispedale “Santa Maria Nuova“ I.R.C.C.S.
12/2021
17400 mq
Raggruppamento Temporaneo: Binini Partners S.r.l. (capogruppo mandatario), Studio Tecnico Associato Parenti (mandante), Studio P. I. Enrico Catti (mandante).
Ing. Tiziano Binini (Binini Partners_Progettista generale incaricato, Capoprogetto responsabile dell’attività complessiva del R.T., Responsabile dell’Integrazione delle prestazioni specialistiche, Progettazione ospedaliera), Arch. Lucia Mosconi (Binini Partners_Responsabile progettazione architettonica, arredi e finiture), Arch. Cecilia Morini (Binini Partners_Progettazione urbanistica, paesaggistica ed ambientale), Ing. Elena Morini (Binini Partners_Progettazione opere edili), Ing. Elena Gualandri (Binini Partners_Pianificazione e controllo qualità), Ing. Jr. Alberto Baroni (Binini Partners_Coordinamento operativo gruppo di lavoro, Progettazione d’appalto e preventivazione), Ing. Raffaele Ramolini (Binini Partners_Responsabile progettazione opere strutturali, sismiche e geotecniche), Ing. Simone Pioli (Binini Partners_Responsabile progettazione reti fognarie ed impianti a rete), Ing. Cristian Torelli (Binini Partners_Responsabile progettazione prevenzione incendi), Geol. Mario Mambrini (Responsabile prestazioni specialistiche inerenti la geologia e geotecnica), Ing. Fabrizio Placido (Binini Partners_Responsabile progettazione impianti meccanici), P.I. Giacomo Parenti (Progettazione impianti meccanici), Ing. Massimo Parenti (Progettazione impianti meccanici), Ing. Gianluca Lombardi (Binini Partners_Responsabile progettazione impianti elettrici e speciali), P.I. Enrico Catti (Progettazione Impianti elettrici e speciali), Ing. Italo Mazzola (Binini Partners_Coordinamento della Sicurezza in fase di progettazione)
in fase di appalto per il 1° e il 2° lotto
tutto il materiale grafico e iconografico è di proprietà di Binini Partners S.r.l.
Curriculum
Binini Partners è una società specializzata nella progettazione e realizzazione di opere e programmi complessi nell’ambito dell’urbanistica,dell’architettura,dell’ingegneria e del design.
Da anni garantisce la qualità dei propri servizi grazie alla forma organizzativa professionale,all’integrazione delle competenze,all’apertura verso i giovani e le innovazioni. Opera per committenze pubbliche e private in campo nazionale e internazionale, dagli studi di fattibilità fino al collaudo e alla messa in funzione dei lavori. Affronta ogni commessa con forte volontà di coniugare bisogni sociali e soluzioni progettuali, ideazione compositiva e avanzamento tecnologico, di integrare armonicamente infrastrutture e paesaggio, offrendo una progettazione multidisciplinare, integrale e coordinata, di sicura affidabilità e competenza, finalizzata a realizzare opere dell'ingegno altamente qualificate e di eccellenza per migliorare la qualità della vita, la salute, l'ambiente e il futuro delle persone