L’intervento di riqualificazione dell’edificio da adibire a sede istituzionale di Cagliari della Fondazione di Sardegna rappresenta l’ultimo tassello del processo di recupero di un importante isolato del Centro Storico di Cagliari.
Il progetto si è sviluppato su più livelli: da un lato ha infatti affrontato le problematiche connesse alla situazione di profondo degrado sia statico che architettonico consolidatasi negli anni, dall’altro si sono affrontati gli aspetti più strettamente funzionali legati agli obiettivi di natura istituzionale, culturale e sociale propri della Fondazione. Nel contempo l’edificio è stato ripensato non come elemento isolato e chiuso in se stesso ma come spazio da mettere a disposizione della città.
Nel rispetto della storicità dell’edificio si è scelto di procedere alla demolizione controllata delle strutture interne mantenendo le facciate e realizzando una nuova struttura interna in grado di esaltarne la spazialità creando un vuoto in grado di mettere in comunicazione tutti i piani dell’edificio. Tecnicamente tale soluzione ha comportato un importante lavoro teso a integrare le esigenze architettoniche, strutturali e impiantistiche rispetto alle problematiche prettamente realizzative legate ad un intervento così delicato in un contesto di grande complessità.
Distributivamente l'edificio presenta al piano terra e al primo piano l’interfaccia semipubblica con la città, destinata a ospitare eventi, mostre, convegni e manifestazioni a carattere culturale; i piani superiori sono invece esclusivamente dedicati alle funzioni amministrative e di rappresentanza della Fondazione.
La parte pubblica, posta direttamente in connessione con il tessuto del quartiere storico Marina del quale l'edificio si candida a diventare polo culturale di primaria importanza, si sviluppa secondo una logica di piano libero, utilizzabile in maniera continua come spazio espositivo o parzializzabile per ospitare mostre, convegni, attività divulgative e formative. Lo spazio centrale, caratterizzato da un vuoto che si sviluppa plasticamente a tutta altezza, è attraversata dall'elemento di collegamento verticale (scala in pietra e ascensore panoramico), generando così un continuum che permette la lettura dell'edificio in tutta la sua complessità, partendo dal livello più basso per spaziare fino alla copertura trasparente aperta sui peculiari colori del cielo e della luce di Cagliari.
La complessità generata dai diversi piani, ciascuno disegnato secondo una diversa geometria, trasforma la visita all'edificio in un viaggio in grado di offrire continue soprese all'osservatore con le improvvise visuali verso lo spazio centrale e le aperture verso l'esterno che regalano inusuali scorci verso i quartieri storici della città e verso il mare. L'aspetto spaziale dell'edificio è ulteriormente esaltato attraverso l'utilizzo di materiali e colori essenziali (il basalto, il vetro, l'intonaco bianco) e mediante un sapiente utilizzo della luce, naturale e artificiale, che conferisce agli interni un carattere ogni volta diverso a seconda delle condizioni esterne, creando una sorta di narrazione temporale legata allo scorrere del tempo nell'arco della giornata e all'alternarsi delle stagioni.
Al primo piano lo spazio si estende verso l'esterno per mezzo di una terrazza praticabile, anch'essa destinata alle attività istituzionali della Fondazione, pensata come un'oasi verde schermata rispetto al traffico circostante mediante una parete verde verticale caratterizzata dai colori e dai profumi della flora autoctona della Sardegna.
L'edificio si configura, oltre che come contenitore in continuo divenire, quale spazio espositivo permanente destinato a ospitare parte delle opere costituenti la cospicua collezione della Fondazione di Sardegna: negli spazi sono infatti esposte, grazie a un attento studio dell'allestimento, importanti opere di artisti sardi del '900 quali Biasi, Sassu, Nivola, Ciusa, Figari, Fois, Lai, Sciola.
Credits
Cagliari
Italia
Fondazione di Sardegna
02/2014
1900 mq
Studio Professionisti Associati con Arch. Francesco Deplano
Massimo Faiferri, Aldo Vanini, Carlo Caredda, Paolo Assiero Brà, Michele Mameli, Paulina Herrera Letelier, Marcello Piga
Tholos spa
Gate Engineering (strutture), Tesic (impianti)
Pavan Costruzioni Generali, AT Top Taglio, CIMES, SIMEC, Nuova Termopi, Passamonti, Bussu, Sgaravatti, Rimadesio
Paolo Assiero Brà, Massimo Faiferri, Aldo Vanini
Curriculum
Studio Professionisti Associati srl è una società di ingegneria che concentra la propria attività su progetti pubblici e privati nell’ambito dell’architettura, dell’urbanistica e dell’ingegneria, con l’intento di coniugare l’aspetto della ricerca con quello dello sviluppo del progetto nel contesto professionale. Seguendo una filosofia progettuale attenta all’idea di spazio, agli aspetti sociali e ambientali, improntata all’integrazione tra le diverse componenti del progetto, lo studio cerca di affrontare anche gli interventi più complessi in un’ottica di integrazione e confronto continuo con il cliente, la rete di consulenti specialistici, il budget e il contesto. Questo approccio al progetto ha consentito allo studio di partecipare con successo a concorsi internazionali di progettazione. Alcuni suoi lavori sono stati pubblicati dalle più qualificate riviste nazionali, così come sono stati oggetto di mostre nazionali ed internazionali.