Ubicata nelle Cicladi settentrionali, Tinos è la terza isola più grande del complesso. Ben nota come ‘l’isola della Madonna’, Tinos è il centro di pellegrinaggio più grande della Grecia. L’isola è famosa per la sua architettura incontaminata, i suoi villaggi pittoreschi e il suo bel paesaggio. Più di mille chiese si possono trovare sui suoi versanti e le sue vette, circa un migliaio di colombaie, mentre capolavori di architettura locale e decine di mulini abbandonati si trovano nei suoi canali e le sue valli. Nell’architettura Cicladica tradizionale, funzionalità, protezione, semplicità ed estetica sono mescolate, formando un’immagine particolarmente bella e interessante. Il territorio è segnato da migliaia di kilometri di muri a secco, i quali rendono il panorama visivamente unico.
Il progetto riguarda una casa estiva unifamiliare. La residenza è situata in un lotto ripido inclinato e roccioso affacciato al sud, sorvolando il Mar Egeo con viste panoramiche. L’orientamento e la topografia del sito offrono protezione dai venti dominanti e un piano naturale è stato individuato come la posizione ottimale per la proposta.
Consiste di una struttura in un unico piano di 390 metri quadrati di superficie. La nostra intenzione era di integrare il volume della casa nella topografia esistente e sfumare il bordo tra l’ambiente costruito e quello naturale. Sopra della massa abitativa principale si sovrappone una piscina a sfioro fondendosi con il paesaggio marino e riflettendo il territorio e l’atmosfera circostante. Tecniche e materiali locali sono stati usati per rendere la casa ‘invisibile’ all’interno del contesto.
L’intenzione progettuale era di fondere la costruzione con l’ambiente circostante, e creare un’oasi invisibile nascosta agli occhi insospettati. La casa si comporta quasi come un punto di osservazione cosi com’è aggrappata sulle rocce e sorveglia il paesaggio scendere a cascata drammaticamente. Un paesaggio rimasto quasi intatto grazie alla strategia progettuale implementata e all’accurata scelta dei materiali. All’interno del territorio, di colline aspre e rocciose, si stendono più di 40 villaggi, come frammenti marmorei di una statua antica sparsi lungo le colline.
La presenza della piscina evoca memorie del fenomeno ottico del ‘’miraggio’’, l’acqua pertanto produce un’immagine del cielo dislocata. E’ solo attraverso l’immagine marina della sua superficie che si rivela l’esistenza della casa, tenendo il resto della proprietà camuffato.
Un muro lineare rinforzato, di terra battuta, che separa l’area di vita collettiva – soggiorno e sala da pranzo – dagli spazi privati della casa, opera come un muro fortificato al territorio. Solo le funzioni e gli elementi programmatici essenziali sono stati incorporati nel progetto, al fine di sostenere un abitare piacevole e confortevole.
La maggior parte dei materiali costruttivi è di estrazione locale. Essi hanno un impatto minimo sull’ambiente e sono molto efficienti come materiali isolanti. Inoltre tecniche tradizionali sono state prese in prestito, come la caratteristica costruzione del muro a secco trovato in abbondanza sull’isola. Questa tecnica è stata implementata, con modifiche minori, per i muri di contenimento del terrapieno in ogni lato del volume della piscina.
I muri rinforzati di terra battuta diventano la struttura portante della casa. Dodici colonne in cemento sono posizionate nel soggiorno per sostenere la piscina e, nel contempo, facendola apparire come un volume fluttuante. Essa, funzionando anche come copertura, fornisce isolamento termico e protezione dalla radiazione solare e la trasmittanza termica. In più fresche brezze marine penetrano la casa spingendo fuori l’aria calda, ottenendo cosi ventilazione naturale.
Uno dei vantaggi maggiori dell’abitare sotterraneo è l’efficienza energetica. Nel sottosuolo la temperatura rimane stabile, così le abitazioni sotterranee si beneficiano dallo scambio geotermico di calore e massa, rimanendo fresche d’estate e calde d’inverno. Questo scambio risparmia circa l’80% dei costi energetici. Un ulteriore vantaggio della terra circondante è l’isolamento acustico.
I muri strutturali (cinquanta centimetri di spessore) sono costruiti da un impasto rinforzato di terra e cemento, versato e compatto in una forma. Il materiale è compresso ripetutamente, in serie, costruendo gradualmente il muro fino alla cima della cassaforma. I muri interni sono realizzati con massetto in cemento e finitura bianca, permettendo la metamorfosi di questa casa ‘grotta’ attraverso la riflessione della luce.
La pavimentazione varia lungo la casa formando quattro zone diverse, ma sta sempre come continuazione dei muri di ogni singolo spazio. Il riscaldamento a pavimento assicura il controllo del clima interno durante l’inverno. Nella zona pubblica (soggiorno e sala da pranzo) il materiale cemento/terra battuta scorre continuamente dal pavimento alle pareti. Nelle stanze da letto, il pavimento in massetto di cemento con finitura bianca è usato per l’ottimizzazione dell’illuminazione degli spazi. Tavole in legno teak di venti centimetri di larghezza sono utilizzate nella terza zona la quale consiste nella sala TV e i bagni. Al corridoio del cortile posteriore, il mosaico di ciottoli rinforza la relazione con il Topos.
Nel soggiorno la piscina inquadra la vista infinita del Mar Egeo. Pannelli scorrevoli in vetro sfumano i bordi limitativi tra interno ed esterno, permettendo così il flusso di luce e movimento e massimizzando la contemplazione delle viste estroverse dagli osservatori. Controllati da un sistema d’angolo girevole, i pannelli di vetro possono essere immagazzinati in un’area designata, trasformando così il soggiorno in uno spazio aperto.
Obiettivo essenziale del progetto è di illustrare l’aura Cicladica. Tutti i materiali sono abbinati in modo dinamico. Questa casa ‘grotta’ stabilisce un dialogo continuo con il paesaggio, offrendo viste inesauribili.
Kois Architetti Associati è stato fondato ad Atene il 2007 dall’architetto Stelios Kois.
Il lavoro di K.A.A. comprende tutti i campi del design, variando da progetti urbani a edifici privati, interni, arredamento e prodotti. L’ethos progettuale della collaborazione è la cooperazione tra pratica e ricerca che conduce alla valutazione e generazione di nuove soluzioni. I temi di ricerca sono definiti da scienze naturali formali e sociali in un tentativo di creare una rete di informazioni interdisciplinare la quale informerà il processo decisionale. Lavoriamo in uno spirito di workshop continuo con un gruppo multidisciplinare di architetti, ingegneri, grafici e urbanisti da background culturali diversi. La visione dello studio è che solo attraverso la diversità e l’antitesi può emergere e manifestarsi una soluzione innovativa vera. I progetti elaborati dall’ufficio sono stati premiati a livello internazionale; e pubblicati in libri locali e internazionali, riviste e websites.