Un potente prisma nero per la sede di Chromavis
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Un potente prisma nero per la sede di Chromavis

Eba Engineering | Marco Vigo | Alessia Garibaldi

Un potente prisma nero per la sede di Chromavis
Scritto da Caterina Testa -

Un imponente minerale nero, dalle linee nette e dai tagli diagonali decisi, rappresenta e ospita la sede di Offanengo della Chromavis, azienda di rilevanza internazionale nella produzione cosmetica conto terzi. L’intrinseca vocazione per la ricerca, l’innovazione e la bellezza del campo cosmetico, ha condotto a un progetto riconoscibile, iconico ed eco-sostenibile in coerenza con il carattere di un’azienda volta al futuro.

Il team di progetto, composto da Eba Engineering (arch. Ercole Barbati) per la parte architettonica e da Alessia Garibaldi e Marco Vigo per gli interni, ha saputo dare forma e volume alle intenzioni di Chromavis. Su un tassello della pianura cremasca, al confine tra il paese di Offanengo e i campi agricoli, il nuovo Headquarter di Chromavis si sviluppa su una superficie costruita di 45.000 mq, distribuiti tra il volume scuro e frastagliato degli uffici e l’ampia piattaforma produttiva, circondati da un ampio spazio verde che si articola in piccoli rilievi e specchi d’acqua.

Il progetto del volume e quello degli interni è coerente in ogni dettaglio. L’essenzialità del nero e del bianco si alternano sulle superfici interne e conferendo ora leggerezza, ora autorevolezza e solennità agli spazi; i colori vivaci degli arredi fanno da contrappunto a questa rigorosa bicromia. Gli spigoli diagonali dell’involucro diventano le linee oblique che disegnano le aperture, le luci interne e la scansione delle superfici bianche e nere. 

La cura per lo spazio aperto e per il verde è un altro filo conduttore che lega il progetto insediativo a quello degli interni: terrazze, patii interni e verde indoor consentono di godere di scorci sempre diversi costantemente a contatto con la natura.

La distribuzione interna risponde a principi scenografici e spettacolari volti ad accogliere e a stupire il visitatore: la hall di ingresso è un grande volume in cui la reception in granito nero, interamente realizzato a mano, emerge dal basamento in marmo a spacco trattato in foglia d’oro; la parete di sfondo è in vetro nero che diventa ora superficie interattiva, ora specchio per chi entra e per il contesto intorno.

I volumi di collegamento tra i piani a doppia altezza, dislocati in due punti del percorso, sono caratterizzati da muri obliqui le cui scale scolpite escono a sbalzo.  Gli uffici direzionali e le diverse aree funzionali poste su due piani ruotano intorno a questi volumi, centro di un macrocosmo da dove partono ponti e percorsi connettivi, trasformando l'edificio in un elemento sempre vivo, mutevole e cangiante.

Location: Offanengo, Cremona
Architecture designers: EBA Engineering. Arch. Ercole Barbati e collaboratori, Ilaria De Simoni, Francesco Barbati
Interior designers: Arch. Alessia Garibaldi, Arch. Marco Vigo e collaboratori, Arch. Simone Ferrara
Landscape: Frassinago Bologna
Plant designer: METCing: electrical plant design; DIGIERRE3: thermal and mechanical plant desig; Bouygues: plant construction
Photography: © Giacomo Albo, courtesy EBA Engineering, Alessia Garibaldi e Marco Vigo

 
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