Un campus urbano aperto, internazionale e all’avanguardia
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Un campus urbano aperto, internazionale e all’avanguardia

Il Campus di Architettura del Politecnico di Milano riqualifica l’intero quartiere di Città Studi

OTTAVIO DI BLASI & Partners

Un campus urbano aperto, internazionale e all’avanguardia
Scritto da Redazione The Plan -

Il nuovo Campus di Architettura del Politecnico di Milano, progettato da Ottavio Di Blasi a partire da un'idea di Renzo Piano, nasce dalla riorganizzazione degli spazi del complesso di via Bonardi, che è stato trasformato in un moderno campus urbano. L’intervento ha previsto la costruzione di tre nuovi volumi insieme al restauro di due edifici esistenti progettati da Gio Ponti, il Trifoglio e la Nave, con la sistemazione delle aree esterne, ridisegnate con oltre numerosi alberi e spazi verdi. Gli ambienti interni sono stati pensati per garantire la massima flessibilità d’uso, grazie alla presenza di tavoli modulari disegnati su misura da ODB – Ottavio Di Blasi & Partners.

 

Come nasce il progetto del nuovo Campus di Architettura del Politecnico di Milano

Ottavio di Blasi & Partners, Campus di Architettura del Politecnico di Milano © Enrico Cano, courtesy of ODB – Ottavio Di Blasi & Partner

La “ricucitura” degli spazi urbani è il tema che anima tutto il lavoro di Ottavio Di Blasi e si esprime appieno nel suo progetto per il Campus di Architettura del Politecnico di Milano. L’intervento di riqualificazione, che ha previsto la completa riorganizzazione degli spazi del complesso di via Bonardi, nasce da un'idea di Renzo Piano, riportata in alcuni bozzetti donati al Politecnico. In seguito, il concept è stato sviluppato dallo studio ODB – Ottavio Di Blasi & Partners, che ha elaborato un progetto fondato sul rispetto per il patrimonio storico del sito, ma anche improntato a una visione moderna dell’ambiente universitario. Il complesso è stato infatti ridisegnato attraverso la costruzione di tre edifici nuovi e il restauro di due immobili progettati da Gio Ponti, Trifoglio e Nave. I nuovi volumi creano un “tessuto architettonico diffuso” che valorizza i fabbricati storici e crea una permeabilità tra città e università, rigenerando così l’intero quartiere di Città Studi. È «un campus urbano aperto, internazionale e portatore di avanguardia», spiega Ottavio Di Blasi, ex allievo del Politecnico, così come gli stessi Renzo Piano e Gio Ponti.

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Un campus verde e tecnologico, aperto alla città

Ottavio di Blasi & Partners, Campus di Architettura del Politecnico di Milano © Enrico Cano, courtesy of ODB – Ottavio Di Blasi & Partner

I nuovi edifici racchiudono una superficie totale di 4.200 m2 e contengono aule per 800 studenti. Le facciate sono disegnate con ampie vetrate, in modo da inondare di luce gli ambienti interni, e le terrazze in cima ai due edifici bassi possono ospitare attività all'aperto ed eventi. Il cuore del campus è il nuovo laboratorio di modellistica fisica e virtuale: uno spazio innovativo di 1.600 m2, situato di fronte al Trifoglio, che ospita non solo macchinari per la lavorazione del legno e per il taglio dei metalli, ma anche stampanti 3D e strumenti di avanguardia per la modellazione digitale. Grande importanza nel progetto riveste inoltre il parterre, una piazza alberata di 8.000 m2 attrezzata con panchine cablate per studiare all'aperto: un sistema di percorsi pedonali e aree verdi aperto verso la città, che collega il campus al parco di piazza Leonardo da Vinci e al giardino della piscina Guido Romano.

 

Interni flessibili e adattabili

Ottavio di Blasi & Partners, Campus di Architettura del Politecnico di Milano © Enrico Cano, courtesy of ODB – Ottavio Di Blasi & Partner

L’intervento sugli edifici esistenti ha permesso di riorganizzare gli spazi interni, ad esempio con la collocazione della Student Lobby al piano terra della Nave, e di riportare alla luce alcuni elementi di pregio rimasti nascosti, come il soffitto a cassettoni in cemento gettato con cassero a perdere all’interno del Trifoglio. L’iconico palazzo è stato infatti completamente rivisto – a eccezione di una parte preservata come testimonianza storica – con il rifacimento della scala e di tutte le aule, per duemila posti totali. L’uniformità del complesso viene garantita, oltre che dal tessuto connettivo verde, anche dalla pavimentazione delle aree all’aperto e dai rivestimenti esterni dei nuovi fabbricati: tutte le superfici verticali e orizzontali sono infatti caratterizzate da un’unica finitura con effetto calcestruzzo materico, pensata per dialogare con i fabbricati esistenti. All’interno, un sistema di tavoli modulari che si aggregano tra di loro per mezzo di giunti magnetici, ideati da Ottavio Di Blasi, assicura la flessibilità d’uso e l’adattabilità degli spazi didattici e di studio.

 

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Credits

Location: Milano
Client: Politecnico di Milano
Completion: 2021
Architect: Ottavio Di Blasi, ODB – Ottavio Di Blasi & Partners
Main Contractor: Consorzio Integra

Consultants
Structures
: Milan Ingegneria
MEP: Tekne
Landscape: Studio Giorgetta
Computational Design: Giovanni Lentinu
Acoustics: Dario Paini
Fire Protection: Studio Mistretta

Doors and Windows: Schüco
Sun-shading: Pellini

Photography: © Enrico Cano
All images courtesy of ODB – Ottavio Di Blasi & Partners

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