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Sede Refin

Enrico Mussini

Sede Refin
Scritto da Francesco Pagliari -

La nuova sede aziendale assomma funzioni direzionali ed espositive: l’insieme degli uffici per le sezioni commerciali e direttive ai piani superiori, la sala per riunioni allargate al piano inferiore affacciata con un’ampia parete vetrata sugli spazi esterni, la sala d’esposizione per la presentare i prodotti ceramici in una seducente ambientazione con prospettiva storica e d’attualità. Il progetto di Enrico Mussini e Simone Testi si orienta ad un edificio che diviene esso stesso rappresentativo delle potenzialità espressive e tecnologiche dei materiali ceramici, per un’architettura attenta alle considerazioni ecologiche e al contenimento del dispendio energetico. L’edificio, con struttura in cemento armato, si sviluppa su tre piani ed è costituito da una lunga stecca: i prospetti principali sono orientati a sud-est e nord-ovest e si esprimono in una composizione che contrappone forme, geometrie e volumi. La sagoma di base a parallelepipedo si frantuma ed articola nelle variazioni alla lineare regolarità geometrica espresse da volumi a prisma, in parte vetrati, che escono dal filo di facciata e determinano profondi angoli sul prospetto nord-ovest; elementi aggettanti ciechi spiccano sul fronte sud-est, funzionali ad ampliare gli uffici interni con la profondità necessaria per disporre arredi ed armadiature. I prospetti presentano, in conseguenza, una composizione articolata anche nei materiali e nella relazione fra pieni e vuoti, che coniuga espressività ed applicazione tecnologica. Il rivestimento in lastre di grès porcellanato costituisce un’efficace dimostrazione per l’utilizzo dei materiali ceramici in parete ventilata, aggrappata su un telaio metallico. La geometria delle aperture finestrate e delle porzioni trasparenti delle facciate elenca plurime combinazioni, differenziando ancora i prospetti: sul fronte nord-ovest si distende una partitura di finestre a nastro con diverse dimensioni, dal taglio luminoso d’altezza limitata ai nastri a maggiore altezza, in correlazione ad ulteriori ampie aperture rettangolari; inserti vetrati verticali sottolineano i volumi a prisma e gli ambienti interni a maggior valenza rappresentativa. Lungo il fronte sud-est, il fondamento compositivo è rappresentato dall’alternanza di pieni in aggetto e di vuoti finestrati, con andamento verticale. Uno stretto volume sporgente, che corrisponde alla zona interna d’accoglienza e fornisce luce al corpo scale, suddivide in due la facciata prospiciente la superficie erbosa. Le due sezioni del prospetto sud-est si rapportano con una diversa quota del terreno: una parete vetrata a tutt’altezza illumina la sala riunione e ne amplia la percezione mentre, sull’altra parte, l’edificio appare seminterrato in corrispondenza della sala espositiva, che prende luce da una sottile linea di finestre a nastro. Accanto al grès porcellanato e al vetro, per le facciate compare l’acciaio Cor-Ten, a formare una sorta di basamento rivestito, evidenziato dalla tipica coloritura rugginosa del materiale. L’accesso all’edificio avviene attraverso un basso volume, anch’esso rivestito dalle lastre in acciaio Cor-ten che fungono da incremento visivo e segnaletico. La zona d’ingresso è resa direzionale per la presenza del banco a settore circolare e si innalza nella hall a doppia altezza, rilevante snodo interno: la sala d’attesa laterale si organizza in un chiaro spazio, elegante e rarefatto di segni, attraversato dalla luminosità delle pareti sull’esterno; la zona dei collegamenti verticali definisce trasparenze ed apporti luminosi, con il vano ascensore in vetro acidato, i parapetti vetrati alle rampe e ai ballatoi di collegamento orizzontale. La zona d‘accoglienza è attraversata così da fasci di direzioni incrociate, sottolineate dalle travi a vista che modulano l’intradosso del soffitto. La disposizione planimetrica nei piani evita la formazione di centralità e sequenze ripetitive. Il corridoio di distribuzione per gli uffici non è baricentrico, differenziando conseguentemente gli spazi per dimensioni, tipologia ed aggregabilità; all’ultimo piano, si apre un vasto ambiente aperto e flessibile, suddiviso soltanto da un setto che ospita i servizi igienici e punteggiato dai pilastri strutturali. Due lucernai in copertura, apribili per sollecitare ventilazione naturale per lo smaltimento d’aria calda e contribuire al benessere climatico interno, conducono luce ai piani sottostanti attraverso lastre trasparenti a pavimento. L’architettura della nuova sede Refin, articolata in una complessa razionalità negli spazi interni, nella composizione dei prospetti e nell’attenzione alle tematiche ecologico-ambientali, si arricchisce della sala espositiva, progettata da Duccio Grassi. Uno spazio che collega idealmente la storia del materiale ceramico con l’attualità produttiva aziendale. La sala si suddivide in stanze, effettive nicchie esemplificative, aperte sulla raffinatezza dello spazio introduttivo: elementi volumetrici divengono sculture ceramiche, uno lungo specchio a tutta parete raddoppia percettivamente la consistenza della sala, punti luminosi a soffitto inondano di una luce seducente gli oggetti e le vetrine, le chiare pareti di tamponamento e i pavimenti in grès di tonalità scura.

Francesco Pagliari

Il progetto si è aggiudicato il premio "Simes - Progetto Luce Ecosostenibile" nella caterogia "realizzati".

Luogo: Casalgrande, Reggio Emilia
Committente: Ceramiche Refin
Anno di Realizzazione: 2010
Superficie Costruita: 2813 m2
Costo: 3.500.000 Euro
Architetti: Enrico Mussini e Simone Testi
Progetto sala espositiva: Duccio Grassi Architects
Direzione Lavori: Enrico Mussini
Coordinamento di cantiere per la committenza: Gianluca Fedele
Impresa di Costruzione: Edilprampolini

Consulenti
Strutture: Moreno Fornaciari
Impianti termo-tecnici: Daniele Ferroni
Impianti elettrici: Achille Mucci
Impianti illumino-tecnici: Luca Pazzaglia
Fornitori Tamponamenti e Copertura in Legno: Vibro-Bloc 
Serramenti e facciate continue: Uniform

Fornitori
Pareti divisorie e arredi: Faram
Impianti termo-idraulici: Sici Impianti 
Impianti elettrici: R.B. Impianti

Illuminazione: Simes
Progettazione, Produzione e Posa della Facciata Ventilata: Aliva Sistemi per Facciate (Gruppo Ivas)

Fotografie: © Mauro Davoli

Simone Testi 
Simone Testi si laurea nel 1998 in Architettura al Politecnico di Milano con una tesi sulla periferia quale luogo del vivere contemporaneo. Inizia a collaborare con lo Studio Lugli di Modena lavorando alla riconversione delle aree dismesse Falck a Sesto San Giovanni. Seguono altri progetti urbanistici ed architettonici. Nel 2004 apre un proprio studio. La sua attività professionale comprende l’allestimento di spazi di lavoro e di commercio, la ristrutturazione di edifici di valore storico e la progettazione ex-novo. Per i suoi progetti disegna anche singoli pezzi d’arredamento.

Enrico Mussini 
Enrico Mussini si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. In seguito collabora con studi tecnici acquisendo esperienza di progettazione e di conduzione di cantiere.

Duccio Grassi Architects 
Duccio Grassi Architects, con sede a Milano e Reggio Emilia, sviluppa concept di retail design progettando spazi nelle principali città del mondo concentrandosi sulla sperimentazione e sulla ricerca. Crea progetti e concept design per edifici, boutique e showroom per numerosi fashion brand tra cui Max Mara, Zara, Canali, Guru, Guess by Marciano, Penny Black, Max&Co, Iris Ceramica.
Lo studio progetta ville private, ristoranti, gioiellerie, mall e uffici come l'estensione del Wafi City Mall a Dubai, l'Al Hamra Mall, gli Al Yasra Headquarters e Mazaya Headquarters in Kuwait. Duccio Grassi Architects ha vinto il concorso internazionale a inviti indetto da Inditex per la progettazione del nuovo spazio ZARA, in Via del Corso a Roma, aperto a dicembre 2010. Ha partecipato a vari Salone del Mobile a Milano progettando arredi per Emmebi, Minotti Cucine e Viabizzuno.
Tra i vari premi ricevuti si segnalano l’Architectural Design Award conferito dalla Beverly Hills Architectural Commission di Los Angeles per il negozio Canali, il Concours des plus belles devantures de boutiques et enseignes lumineuses de Paris conferito dalla Ville de Paris per il negozio di Marina Rinaldi, e l’Excellence in Commercial Design Award conferito dai Friends of the Upper East Side Historic District di New York per il negozio Max Mara.

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