Buttrio è un piccolo comune della campagna udinese, sulle rive del fiume Torre e circondato da campi e pioppeti. Buona parte dell’estensione del piccolo comune è occupata dagli stabilimenti dell’azienda multinazionale Danieli & C. Officine Meccaniche che hanno qui la sede principale. L’azienda ha dimostrato in questi anni di voler estendere la propria influenza territoriale ed economica anche alla sfera educativa, fornendo ai propri dipendenti e agli abitanti di Buttrio un servizio di alta qualità. La costruzione di un asilo nido è stato il primo passo verso un programma di benessere aziendale che include una serie di interventi futuri di riqualificazione dell’ambiente di lavoro e di incremento della qualità dei servizi offerti. I progettisti Marco Zito + MADE associati hanno dato forma alla prima fase di ampliamento del programma educativo: al padiglione esistente dell’asilo nido si è aggiunto il nuovo volume per la scuola primaria e per l’infanzia. Il volume è concepito per essere il primo di altri due che seguiranno e che ospiteranno una palestra con piscina e le scuole secondarie. Lo sviluppo previsto si estende su un lotto pianeggiante compreso tra un’area residenziale di villette e i pioppeti che fiancheggiano il torrente e lo separano dallo stabilimento produttivo. Disposto obliquamente rispetto alle direttrici tracciate dagli edifici circostanti e dai filari di pioppi, il nuovo volume individua nella facciata un elemento di dialogo tra spazi didattici e paesaggio, tra interno ed esterno, tra artificio e natura. Come in un gioco dove i bambini, ritagliando la carta, compongono forme che si moltiplicano, così la facciata imita, semplificandole, le sagome degli alberi circostanti. Il portico che circonda e caratterizza l’intero corpo utilizza come elemento strutturale un pilastro a forma di albero. Il nuovo edificio si dispone a C verso est, aprendosi con fronti porosi e trasparenti sul verde circostante, di cui diventa punto di osservazione privilegiato e al tempo stesso parte integrante con la facciata che ne ricalca le forme. Il rapporto tra interno ed esterno è concepito pertanto come elemento fondante del progetto: ogni aula è disposta in modo tale da avere una affaccio diretto verso l’esterno con la possibilità di uscire all’aperto per svolgere attività didattiche nel parco. Il patio semiaperto al centro dell’edificio è come un’agorà in parte chiusa, in parte aperta, intorno alla quale si distribuiscono le aule e gli spazi collettivi della scuola assicurando un rapporto continuo e flessibile con lo spazio naturale esterno. Lo spazio didattico continua all’esterno attraverso una molteplicità di soluzioni che consentono un rapporto mai uguale tra bambini e natura: il porticato in prossimità delle aule permette di giocare all’aperto pur protetti dalle intemperie, le stanze delimitate da siepi formali contengono piccole coltivazioni orticole, un leggero rilevato forma un anfiteatro naturale per il gioco, le fitte siepi lungo la strada raccolgono le specie autoctone della zona. È a partire da qui, vicino alla natura e alla produzione, che s’impara il legame con il proprio territorio.
Luogo: Buttrio, Udine
Data di completamento: 2019
Architetti: Marco Zito + MADE associati
Committente: Scuole e Asili Cecilia Danieli
Direzione dei lavori (opere architettoniche): Adriano Marangon (MADE associati)
Direzione dei lavori (opere strutturali): Modolo Renato
Responsabile dei lavori: Franco Simone (Danieli & C.)
Appaltatore: F&B Compagnia Costruzioni Immobiliari
Consulenti
Strutture: D.F.G. Ingegneria
Ingegneria impiantistica: T.F.E. Ingegneria
Coordinatore per la sicurezza: Marco Cecchin
Fornitori
Infissi e telaio di facciata: Metra
Tende: Dalex Components & Service, Mottura
Pannelli XLAM: Segheria f.lli De Infanti
Impermeabilizzazione copertura: Flag
Controsoffitti: Celenit
Arredi: Alma Faber
Pavimentazioni in legno: Princic
Pavimentazioni linoleum: Forbo
Porte tagliafuoco: Ninz
Controsoffitti: Fantoni
Cartongesso: Knauf
Fotografie: © Adriano Marangon (MADE associati), courtesy MADE associati
MADE associati
Michela De Poli e Adriano Marangon operano nel campo dell’architettura e del paesaggio indagando a varie scale operazioni di trasformazione controllata, progettando e realizzando edifici pubblici e privati, scuole, residenze, spazi pubblici, parchi e giardini, e lavorando attraverso studi urbanistici e masterplan a progetti per il ridisegno di salvaguardia ed evoluzione di aree sensibili. Di recente lo studio è stato selezionato al EU MIES AWARD 2017 - il Premio dell’Unione Europea per l’Architettura Contemporanea, e alla XVI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia per il Padiglione Arcipelago Italia, 2018. Nel 2017 ha ricevuto una Honorable Mention nella sezione Veneto del Premio Internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”.
Marco Zito
Marco Zito, professore associato di Disegno Industriale del Prodotto, presso l’Università IUAV di Venezia. Architetto, laureato con Vittorio Gregotti e Bernardo Secchi, si occupa del progetto a diverse scale. La ricerca progettuale si muove nella possibilità di affrontare diversi temi, dimensioni, tecnologie e tipologie di prodotto, dall’esperienza Olivetti fino al disegno dell’interfaccia, alle consulenze e collaborazioni di lungo periodo con aziende come Agape, Viabizzuno, Salviati e il gruppo Danieli per il quale ha progettato macchine utensili, interfacce, edifici per la produzione e allestimenti. I sui progetti hanno ottenuto premi e riconoscimenti a livello internazionale. Venezia, sede dello studio, è fonte inesauribile d’ispirazione per i progetti, si tratti di un piccolo vaso in vetro o di un’architettura di grande dimensione.