Concorso DoorScape
Si è recentemente conclusa la prima edizione di DoorScape, concorso indetto da Oikos Venezia e Fondazione Querini Stampalia di Venezia nato dalla volontà di stimolare una riflessione sull’architettura dell’ambiente di ingresso. Inteso come luogo di confine e di filtro fra interno ed esterno, tale spazio innesca riflessioni di natura non solo architettonica, ma anche psicanalitica: lo scopo di DoorScape è stato proprio quello di analizzarne i molteplici aspetti trascendendo da un approccio meramente tecnico. Per questo motivo la partecipazione al bando è stata aperta non solo ai progettisti, ma anche a designer, artisti, geometri e studenti, tutti accomunati dal desiderio di portare avanti un’analisi volta a declinare sotto vari punti di vista questo luogo d’incontro, in cui i confini si intersecano fra loro per realizzare un inedito territorio comune. Dopo aver analizzato i 150 elaborati pervenuti, la giuria – presieduta da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi e inoltre composta da Donatella Calabi, Alessandra Chemollo, Emanuele Coccia, Luciano Giubbilei ed Eugenia Morpurgo – ha selezionato i dieci progetti più meritevoli di essere esposti nella mostra “DoorScape | Lo Spazio oltre la Soglia”, che prende il nome dal progetto vincitore ideato da Setion Branko. The Space Beyond the Threshold, nell’insieme, riunisce molti aspetti che rendono lo spazio di ingresso un ambiente il cui stile trascende il tempo: stimolando la curiosità del visitatore con un intrigante gioco prospettico, lo si induce a superare una breve scalinata e attraversare un arco di accesso, per poi condurlo in un’area intermedia fra spazio pubblico e privato, caratterizzata da una calibrata combinazione di colori e materiali – legno, pietra e vetro – in cui il portale finalmente si svela nella sua interezza. La riflessione dello studio verte proprio attorno al tema del portale, tipologia di ingresso molto diffusa anche nell’architettura tradizionale e che, spesso accompagnato da una panca, fungeva non solo da soglia ma anche da luogo di incontro: da qui il piccolo cortile interno che nel progetto precede l’accesso principale impedendo di metterlo in relazione visiva diretta con la strada pubblica. A completare la proposta, una porta girevole in metallo incorniciata da vetro riciclato e impreziosita da una maniglia in metallo piegato su misura.
Oltre a The Space Beyond the Threshold di Setion Branko, gli altri progetti selezionati e visibili in mostra sono The Cut di Matheus Cartocci, Il giardino dell’Utopia di Emanuele Cipolla, Soglia da Segno a Luogo di Filippo Garau, Prélude di Isabelle Gomez, Viride di Anna Loggia e Alice Fantino, Instrument Door di Sara Simoska, Doorscape di Maria Grazia Spirito, Hypostyle di Victor Catalin Tanasa, La soglia come approdo di Antonella Trusgnach. L’esposizione, inaugurata il 17 maggio, resterà aperta presso la Fondazione Querini Stampalia fino al 26 novembre 2023.
OIKOS VENEZIA
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