Un intervento di restauro e recupero, accompagnato dal progetto di un volume aggiunto, nel centro antico di Udine, in prossimità della zona del Castello: le residenze universitarie delle Grazie, in contiguità alle architetture storiche del chiostro e della Basilica della Beata Vergine delle Grazie, sono il risultato di un progetto complesso, condotto per edifici realizzati fra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta dall’architetto Luciano Ria, che allora accoglievano studenti, il convitto per giovani frati e lo svolgersi di attività educative e parrocchiali. Una trasformazione di significato urbano, in un procedimento di conservazione per funzioni ad elevata importanza nel centro città: realizzare alloggi per studenti universitari, a stanze doppie e singole, con sale comuni e sala conferenze, realizzare l’impegnativa trasformazione dell’ex cinema Roma in auditorium per 300 posti, sono operazioni che si indirizzano ad una salvaguardia attiva e progressiva della vitalità del nucleo storico, rinnovandone il valore di polo.
L’intervento odierno, prolungatosi dal 2007 al 2011, procede ad una disanima dello spazio a corte che si è formato e degli edifici di Luciano Ria, per i quali si riconosce il valore architettonico di matrice razionalista, aggiornata alle lezioni espressive del dibattito postbellico. Caratteri compositivi ed espressivi dell’architettura di Luciano Ria vengono salvaguardati, attraverso il restauro attento delle facciate nord e sud dell’edificio per alloggi degli studenti, prospiciente su via Pracchiuso, in cui si distinguono in quanto elementi fondamentali della composizione per marcate linee orizzontali i settori in mattoni a vista, l’evidenza delle fasce orizzontali in cemento armato, la finestratura continua, la fascia dei sopraluce. All’operazione di restauro delle partizioni, si accompagna la trasformazione per il coronamento dell’edificio, in seguito all’inserimento della sala per attività comuni, da cui consegue la fascia superiore ad ampie vetrate. Le stanze per gli studenti, singole, anche per disabili, e doppie, sono allestite con razionalità, nell’attenzione all’isolamento acustico fra le stanze e verso il corridoio distributivo centrale.
Per l’edificio adiacente al chiostro e prospettante sulla corte con la facciata a nord, il progetto interviene con un processo combinato di parziale demolizione, ricostruzione e trasformazione. I prospetti vengono sottoposti ad una rilettura, che accentua la presenza delle “quinte” angolari sulla facciata, in senso formale e plastico: si pone in evidenza la rilevanza ritmica di tali elementi verticali continui che si susseguono e si sovrappongono alla facciata, anziché essere una parte fra le altre, d’eguale rilievo. L’auditorium costituisce un nucleo fondamentale del progetto: l’opera di trasformazione è radicale, per una sala polivalente - teatro, sala per concerti, proiezioni cinematografiche - senza pilastri intermedi, con pareti rispondenti a criteri acustici, ignifughi e decorativi. Alla sala si unisce l’elemento architettonico di nuova edificazione nella corte, il corpo aggiunto: il foyer è un volume longitudinale, addossato all’edificio, che si delinea con l’aggetto della pensilina a sbalzo per la protezione all’ingresso, accompagnato da un piccolo prisma secondario che funge da “lanterna”. L’evidenza del cemento armato a vista determina ulteriori accenti costruttivi e propone una sorta di autonomia del foyer rispetto agli edifici restaurati/trasformati, in una relativa distanza compositiva.
Francesco Pagliari
Luogo: Udine
Committente: Provincia Veneta dell’Ordine dei Servi di Maria
Anno di Realizzazione: 2011
Superficie costruita: 4.530 m2
Costo: 7.500.000 Euro
Architetti: AArchitects - Carlo Toson, Simone Mocchiutti
Consulenti
Architetture: Flora Ruchat-Roncati
Strutture: Maurizio Meroi
Acustica: Eleonora Strada
Fornitori
Pavimenti in PVC: Gerflor
Serramenti in Alluminio: All.co
Accessori Bagno: Inda
Illuminazione: Novalux
Pavimenti in Ceramica: Marazzi
Serramenti in Acciaio: Secco Sistemi
Fotografie: 1/4-12-13 © Massimo Crivellari, 5/11 © Silvia Tomat, 12-13 © Francesco Montico
Carlo Toson
Laureato allo IUAV di Venezia nel 1983, vive e lavora a Udine. Tra i principali lavori eseguiti: costruzione e ristrutturazione di alberghi in Italia, Medio Oriente, Isole Canarie e Russia (Amra Hotel Amman, Hotel Cannaregio Venezia, Hotel Florida Lignano Sabbiadoro e altri); costruzione e ristrutturazione di palazzi per uffici in Italia, in Austria e in Russia (Donau Bank Wien, Inkom Bank Mosca, Uffici Consult Buttrio e altri); costruzione e ristrutturazione di case di abitazione in Italia, Medio Oriente e Russia; costruzione e ristrutturazione di residenze per studenti con auditorium in Italia e in Russia (Residenza Universitaria delle Grazie Udine, Central Bank Educational Department of Tula, Russia e altri); costruzione di infrastrutture a livello territoriale (Cabinovia del Lussari Tarvisio); elaborazione e progettazione del modello di “albergo diffuso” in Carnia dal 1982. Nel 2001 fonda insieme a Biljana Dzeloska e Simone Mocchiutti la AArchitects. Dal 2009 Docente al master di Yacht Design dello IUAV.
Biljana Dzeloska
Nata a Ohrid (Macedonia), studia Scienze Economiche dal 1983 al 1987 quando si laurea all’Università di Skopje. Nel 1986 lavora presso la banca BNL di Lisbona. Nel 1992-95 è g.m. assistente presso la Compagnia internazionale SYTCO, a Lugano, in Svizzera. Dal 1993 al 2000 è marketing manager presso la società di architettura e ingegneria AKROPLAN Contractors di Udine, Italia. È marketing manager presso AArchitects dal 2001.
Simone Mocchiutti
Nato a Palmanova (Udine - Italia) nel 1971. Studia architettura dal 1990 al 1995 allo I.U.A.V. di Venezia e nel 1996 presso ETH di Zurigo con la Prof. Flora Ruchat-Roncati. Si laurea a Venezia nel 1997. Dal 1998, insieme a Carlo Toson, lavora su progetti di architettura in campo alberghiero e residenziale sia in Italia che all’estero. Tra i progetti più importanti, l’Hotel Cannaregio a Venezia, l’Hotel Florida di Lignano Sabbiadoro, l’Hotel Savoia ad Arta Terme ed l’Hotel Firenze a Bibione. Da ricordare anche la palazzina per uffici della Consult a Buttrio (Ud) e casa Pelizzo a Faedis (Ud).