luce naturale ispira quella artificiale ITC Aec
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Quando la luce naturale ispira quella artificiale: Innovation Technological Center

SBGA | Blengini Ghirardelli

luce naturale ispira quella artificiale ITC Aec
Scritto da Redazione The Plan -

Natura, luce e geometrie rigorose possono davvero trasformarsi e contaminarsi in un luogo di alta innovazione: è quanto successo con il nuovo polo tecnologico all’interno del quartier generale di Aec Illuminazione a Subbiano (Toscana). Qui, infatti, è nato il suo Innovation Technological Center (Itc), il cuore della ricerca, dello sviluppo e dei test dell’azienda che, appunto, ha fatto proprio ciascuno dei tre elementi come fonte di ispirazione: il tutto per creare un progetto ambizioso e, allo stesso tempo, un ambiente confortevole, sostenibile e in sintonia con l’esterno.

Ricerca, sviluppo e test in un solo luogo

Come azienda sperimentale di idee e di innovazioni, conosciuta e apprezzata nel settore dell’illuminazione pubblica, Aec ha voluto ampliare la propria struttura proprio per riunire in un sol luogo le attività di ricerca, di sviluppo e delle successive fasi di test: vengono verificati tutti gli apparecchi, ne viene testata la sicurezza e la resistenza ai campi elettromagnetici, infine ne viene controllata la solidità dei componenti alle scariche atmosferiche. Un approccio opposto a quello della delocalizzazione, dunque, che si è avvalso per la progettazione e la realizzazione del nuovo lab dello studio di architettura Sbga Blengini Ghirardelli di Milano che, a sua volta, è stato capace di creare una simmetria tra il carattere di Aec e il proprio. Del resto lo studio ha fin da subito voluto puntare sull’innovazione e la creatività per la pianificazione urbana, l’architettura civile, la progettazione di interni e il design.

«L’edificio è concepito e progettato per rispondere alle esigenze della particolare tipologia di lavorazioni che sono svolte al suo interno – ha detto l’architetto Blengini –, ma anche nel rispetto delle esigenze di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. La luminosità, il controllo ambientale, la sicurezza si intrecciano con l’estetica minimalista che è leitmotif di Aec, mentre il carattere funzionale degli spazi si allinea alla tecnologia che ospita. Il design rigoroso, poi, ne rispecchia l’affidabilità costruttiva».

Open space inondati di luce e verde

Nel nuovo polo tecnologico di Aec, grazie ai suoi ampi open space, tecnici e ricercatori hanno la possibilità di riunirsi per lavorare insieme: l’Itc è composto infatti da due parallelepipedi intersecati tra loro e si sviluppa su tre livelli. A piano terra e al primo sono stati allestiti i laboratori per i test a condizioni estreme, motivo per cui sono state previste intersezioni con mezzanini per la supervisione delle procedure in sicurezza. Il terzo piano è stato pensato e destinato agli uffici di ricerca. La protagonista dell’intero lab è ancora una volta la luce naturale che, grazie alle finestre a nastro del lato ovest dell’edificio e al lucernaio ospitato dalla copertura mossa da contrafforti obliqui e scomposti, viene convogliata sullo spazio di lavoro. Ma è anche il verde della campagna circostante che, in questo modo, ha la possibilità di entrare all’interno dello spazio di lavoro trasformandolo, nell’idea degli architetti e dell’azienda, in un luogo anche di benessere e socializzazione per i dipendenti. Proprio per loro, su un’area dismessa al lato opposto del lab, è nato un altro edificio di 500 mq su due piani adibito a spogliatoio e area mensa. Anche in questo caso si è voluto puntare sulla sintonia con la campagna toscana: le ampie vetrate fanno sì che il suo verde e la sua luce inondino l’intero ambiente.

Sostenibilità e innovazione

L’attenzione nei confronti dell’ambiente passa anche attraverso la sostenibilità dell’Itc: una chiave di lettura green è stata data attraverso il posizionamento di pannelli fotovoltaici sulla copertura e la realizzazione dell’intera facciata nord con lastre sinterizzate Dekton® Domoos Serie Solid, finitura nero grafite opaco, applicate con tecnologia meccanica. Il materiale versatile di questa facciata, definita ventilata a scomparsa e portata a termine con la collaborazione di Cosentino, grazie alla sua bassa porosità, alla sua resistenza e al basso coefficiente di dilatazione termica ha una elevata resistenza ai raggi ultravioletti, al calore, all’abrasione e agli shock termici, nonché un miglior comfort acustico all’interno.

Grazie allo stesso progetto di riqualificazione dell’area dell’headquarters di Aec, di fronte all’ingresso principale è stata realizzata una tensostruttura capace di creare un cono d’ombra, ma anche nuove passerelle di collegamento con i padiglioni limitrofi. È qui che si trova, per esempio, l’area di prototipazione con la stampante 3D additiva Multi Jet Fusion: quest’ultima ha proprio il vantaggio di velocizzare le operazioni di ricerca e di sviluppo, dal momento che consente di verificare rapidamente il design e l’efficienza dei prototipi.

 

Per maggiori informazioni: www.aecilluminazione.it

Credits

Location: Subbiano (Arezzo, Tuscany)

Client: Aec Illuminazione

Architect: Studio Sbga Blengini Ghirardelli

Interior Furniture: Sbga Blengini Ghirardelli, MDF Italia

facade system: Gruppo Focchi
Facade: Dekton®, Cosentino

Photo by: Aec Illuminazione e Lorenzo Patoia

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