A Pisa la rigenerazione urbana funziona e dà vita a quattro volumi interconnessi
Appare da subito diverso dagli edifici circostanti Il nuovo polo didattico dell'università di Pisa, battezzato San Rossore 1938, in memoria dell'omonima tenuta pisana dove il 5 settembre del 1938, il re Vittorio Emanuele III appose la firma al primo provvedimento in "difesa della razza". L’edificio, progettato dallo studio Heliopolis 21, è stato infatti pensato come un luogo in cui possano essere celebrati in libertà i valori della giustizia e della memoria, dotato di spazi flessibili nelle possibilità di utilizzo e nel concorso alla formazione di spiriti analitici, critici e liberi, inteso anche per dare risposta alla rigenerazione di un luogo – dalle bonifiche agli interventi all’esterno - che è diventato "caso studio" di edificio pubblico a emissioni quasi zero.
Con una superficie lorda di progetto di 3.043 mq e un volume costruito di 13.082 mc, il Polo della Memoria ospita le Aree di Umanistica e Biologia ed è posto all'angolo tra via Risorgimento e via Nicola Pisano, su un’area che come accennato in precedenza, è stata oggetto di una profonda bonifica ambientale. L'edificio è costituito da quattro volumi interconnessi tra loro con altezze differenti ognuno con funzioni distinte, aule dell’Area Umanistica, Vestibolo di ingresso, Auditorium, laboratori dell’Area Biologica, e contempla un involucro esterno avente funzione strutturale, in calcestruzzo armato a vista realizzato con una miscela di inerti e posato in opera tramite un sistema di casseratura a mensole rampanti e pannello fenolico interno, così da rendere omogenea la superficie per cicli di getto successivi, sabbiato, lavato e trattato con una finitura protettiva antigraffito.
Interessante l'innovativo sistema geotermico misto costituito da due pozzi geotermici di resa e uno di presa integrati a trentotto sonde in grado di garantire raffrescamento estivo e riscaldamento invernale limitando al massimo il consumo e la dispersione termica dell’edificio ottimizzando il sistema microclimatico interno.
Diverso dagli altri edifici, entra nelle strade su cui si affaccia con eleganza e rispetto: la grande finestra su via Risorgimento è un occhio vigile e attento sui passanti ai quali rimanda il piacere degli eventi all’interno dell’auditorium. Non vi è un “dentro” e un “fuori” ma una condivisione dello spazio che si concretizza nella hall, la grande piazza pubblica coperta ma aperta a beneficio di tutta la comunità locale, divenendo così punto di connessione tra via Risorgimento e il giardino interno del Polo.
La resilienza funzionale dell'edificio attraverso l'impianto flessibile che consente adattamenti a esigenze diverse da quelle attuali; l’eliminazione di ogni elemento decorativo superfluo per ottenere un intervento economico coerente con la necessità di ottimizzare il ciclo di vita e l'energia incorporata, la consapevolezza dei valori sociali e della giustizia attraverso la commemorazione degli eventi legati alle leggi razziali e la scelta di un nome che richiamasse l’impegno da parte dell'Ateneo Pisano preso in occasione dell'Anniversario degli 80 anni dalla firma delle leggi razziali, sono alcuni degli aspetti che lo rendono unico nel suo genere.
Location: Pisa
Completion date: 2020
Site area: 4.174 m2
Project by: Diener & Diener Architekten, Heliopolis 21 Architetti Associati
Photos by: Andrea Testi, courtesy of Heliopolis 21