All’inizio dell’anno 2000 la Port Authority of New York and New Jersey, proprietaria dell’aereoporto internazionale di Newark, ha commissionato allo studio di architettura Voorsanger Architects un progetto di ammodernamento del Terminal B dello scalo allo scopo di ridurre la congestione della struttura e di offrire maggiori opportunità ai passeggeri in transito in uno dei più grandi e affollati aeroporti degli Stati Uniti. Il progetto originale prevedeva l’adeguamento di alcuni spazi esistenti e la realizzazione di nuovi percorsi di connessione, coinvolgendo nel suo complesso le aree arrivi internazionali e nazionali e l’area partenze nazionali. I tragici eventi dell’11 Settembre 2001 hanno costretto la proprietà e gli architetti a modificare l’intero progetto, rivedendo necessariamente l’operazione generale di adeguamento dello scalo in base alle istanze di sicurezza stabilite dai nuovi standard sviluppati e messi a punto dalla Authority, TSA and Homeland Security. Sono stati dunque inseriti nel progetto nuovi check point di controllo per la sicurezza dei passeggeri e nuovi sistemi di controllo dei bagagli, senza dimenticare l’obiettivo di creare un ambiente stimolante e confortevole per i passeggeri. I nuovi percorsi di connessione sono ambienti sicuri, con una facciata vetrata dalla quale è possibile spaziare all’esterno sulla pista; altra luce proviene a cascata dai lucernari posti sul soffitto e attraverso le pareti opache rivestite con pannelli retroilluminati in onice che creano un contrasto con le trasparenze delle vetrate aperte verso l’esterno. La realizzazione dei pannelli retroilluminati è stata affidata a Taltos, azienda torinese che a partire dalla pietra naturale produce lastre di grande formato e minimo spessore. Per questo progetto Taltos ha utilizzato pannelli Quarz in onice bianco, pietra che consente di ottenere il massimo della trasparenza. I pannelli sono stati realizzati in dimensione 2,7x1,8 m e sono costituiti da tre lastre di onice, scelte in base alle venature della pietra, vetrificate da una o da entrambe le parti. I pannelli Quarz sono composti da una sottile lastra in pietra accoppiata ad un vetro di sicurezza laminato ed extrachiaro. Il vetro ha la funzione di supporto e inoltre protegge la superficie della pietra dagli agenti chimici e dall’inquinamento. Le lastre di onice sono state selezionate insieme agli architetti allo scopo di avere una visione preliminare del risultato finale. Successivamente sono state consolidate attraverso la tecnologia Taltos Vacuum Process, che tramite l’iniezione di resine epossidiche consente di risanare le fratture e le discontinuità del materiale aumentandone la resistenza meccanica e strutturale e rendendolo al tempo stesso leggero, flessibile, idrorepellente e antimacchia. Per il processo di laminazione, coperto dal brevetto della Taltos, sono state utilizzate resine liquide, con filtri UV e antiossidanti per garantire una maggiore resistenza all’invecchiamento.
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