L’ex birrificio in stile Art Déco si trasforma in uno spazio di lavoro creativo e sostenibile
L’ambizione è stata di dare vita a un luogo dove potersi sentire a casa e allo stesso tempo in un ambiente di lavoro, che sappia combinare nella sua estetica il valore del passato industriale con quello delle esigenze contemporanee di spazi aperti e multidisciplinari. Il nuovo Brewhouse and Trident Park di Mriehel, a Malta, proprietà della Farsons Cisk, ha riaperto dopo un lungo ed elaborato restauro trasformativo che ha ridato vita al complesso in stile Art Déco di 7.000 m2, trasformandolo in un campus interattivo, versatile e sostenibile.
Il progetto è a cura del londinese ritchie*studio, che nel 2013 si è aggiudicato la vittoria del concorso per la riqualificazione dell’ex birrificio. Nuovi lucernari e aperture dalle forme geometriche realizzate nelle pareti e nei solai esistenti hanno trasformato gli interni della struttura in spazi interconnessi inondati di luce naturale.
Gli spazi che prima erano destinati alla fermentazione sono stati convertiti in aree per il co-working, mentre le zone che ospitavano il magazzino sono ora luoghi per microbirrifici, sale espositive, sale riunioni e caffè, dove chiunque può godere della vista panoramica che avvolge tutta l’isola, fino a Mdina e La Valletta.
Al di là del colonnato Art Déco, lungo 200 metri, è possibile accedere ai sei cortili paesaggistici di Trident Park, che separano i sette nuovi edifici a uso misto su un’area di 15.000 m2. Gran parte del sito è destinata al verde: i fabbricati coprono infatti solo il 43% del lotto.
Nelle corti e nei giardini è stata inserita una vegetazione locale, che riprende i colori e le tonalità del vicino frutteto, creando così un vero e proprio rifugio sensoriale. Completano il progetto delle aree esterne i colonnati che percorrono i lati sud e nord, fungendo da vie d’accesso privilegiate per tutti i livelli del complesso.
Il disegno del Brewhouse and Trident Park incarna nelle sue forme la saggezza di un luogo secolare, all'interno del quale vengono integrate le tematiche contemporanee dell’efficienza e del risparmio energetico, con strategie progettuali quali ventilazione e illuminazione naturale, raccolta dell'acqua piovana e utilizzo dell'energia solare. Il progetto, che punta a ottenere la certificazione BREEAM Excellent, ha ottenuto una notevole riduzione dell'impronta di carbonio (del 55% rispetto allo standard degli edifici di Malta), anche grazie alla scelta di materiali di provenienza locale.
L’ambizioso obiettivo di creare spazi di lavoro che non richiedessero aria condizionata, nonostante il clima caldo di Malta, è stato raggiunto mediante l’orientamento delle finestre, rivolte a est/ovest, così da garantire il massimo della ventilazione naturale. In più, ogni edificio, con la sua sagoma, riesce a ombreggiare parzialmente quello che gli sta accanto, con i brise soleil verticali a completare l'effetto e a creare un suggestivo gioco di luci e ombre.
Innovativo è il sistema previsto per il riscaldamento centralizzato a pavimento, che prevede l’uso di acqua a 16‐17 gradi Celsius per rinfrescare le lastre durante la notte, riducendo così l'energia necessaria durante il giorno. I solai fungono anche da soffitti e sono lasciati privi di apparecchi di illuminazione. Negli ambienti della struttura sono infatti state installate le lampade Levita (a parete e da terra), disegnate appositamente per il progetto da Ian Ritchie insieme a Ulrike Brandi e realizzate da Castaldi Lighting, che diffondono una luce indiretta creando negli ambienti un’atmosfera rilassante e confortevole.
L'architettura è emozione, stimola i sensi e trascende la mera estetica. In questo contesto dal clima mediterraneo, l'ambiente di lavoro non solo deve funzionare bene, ma deve offrire un mix armonico di elementi, in modo da evocare benessere e gioia. Tutti gli ambienti del Brewhouse and Trident Park sono stati disegnati per adattarsi alle mutevoli esigenze dei suoi occupanti e del lavoro che svolgono; per questo sono ideali sia per startup che per società più strutturate con un organico più ampio.
Il layout distributivo prevede infatti una grande flessibilità: le aree che i tenants possono affittare vanno da interi piani a piccole porzioni di 200 m2. Ogni livello è stato pensato per essere adattato in futuro a una diversa destinazione d'uso: residenze, hotel o spazi ibridi a metà tra casa e lavoro. Qui sta il grande valore di questo progetto: il suo essere un esempio di recupero di un ex spazio industriale in grado di soddisfare le esigenze presenti e ipotizzando inoltre quelle future.
«L'architettura è vissuta attraverso i nostri sensi, con risposte emotive che spesso informano la nostra esperienza. I mezzi di espressione dell'architetto creano spazi di silenzio, di suono, di luce e ombra, che si rivolgono a una grande varietà di esseri umani. Quando facciamo bene il nostro lavoro, le persone che sperimentano questi spazi provano un senso di benessere. Progettare un ambiente di lavoro che diventa una "seconda casa" per le persone che lo abitano, fa dell'architettura un grande mezzo, e dà all’architetto stesso una grande soddisfazione».
Ian Ritchie, Direttore ritchie*studio
Location: Mriehel, Malta
Completion: June 2023
Gross Internal Floor Area: Trident Park – 15,000 m2 / The Brewhouse – 7,000 m2
Site Area: 20,000 m2
Client: Simonds Farsons Cisk PLC and Trident Park Ltd (subsidiary of Trident Estates PLC)
Architect, Interior Design, Masterplanning: ritchie*studio
Consultants
Structures, Civil and Planning: TBA Periti
Environment: Doug King Consulting
Lighting: Ulrike Brandi Licht
Landscape: Joseph Borg
Acoustics: Gillieron Scott Acoustic Design
AV Consulting: Sarner International Ltd
Costs: Equals Consulting (London) and Sphere Projects (Malta)
Health & Safety: Resolve Consulting Limited
Wayfinding: Urban UX
Building Services and Fire Engineering: CASAinginiera
Suppliers
Lighting: Castaldi Lighting
Photography by Joe Smith, Ian Ritchie and Jean Claude Vancell, courtesy of ritchie*studio