Arkansas Museum of Fine Arts Studio Gang
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L'Arkansas Museum of Fine Arts di Little Rock riapre al pubblico

La struttura è stata rinnovata e ampliata, con un progetto sostenibile che ricollega l’edificio al paesaggio circostante, rafforzandone il ruolo come riferimento culturale per la città

Studio Gang

Arkansas Museum of Fine Arts Studio Gang
Scritto da Redazione The Plan -

Siamo a Little Rock, sulla riva meridionale del fiume Arkansas, nel cuore degli Stati Uniti, dove l’uomo nel tempo è riuscito a ricavarsi i suoi spazi, pur rimanendo alle dipendenze di una natura che qui manifesta all’estremo il suo potere. Partendo da questi presupposti, Studio Gang, nel suo primo progetto per un museo d'arte, ha voluto ripensare l’Arkansas Museum of Fine Arts di Little Rock non solo dal punto di vista architettonico, ma coinvolgendo nell’intervento di rinnovo e ampliamento l’intero contesto nel quale si trova. La struttura ha riaperto le porte al pubblico il 22 aprile.

Il progetto è stato un’opportunità per rafforzare il ruolo del museo come riferimento culturale per la città di Little Rock, unendo diversi volumi in un ecosistema, del quale lo stesso paesaggio è divenuto parte. La struttura si apre ora alla città e alla natura circostante, unendo le otto strutture preesistenti, costruite in stili diversi e disomogenei, a partire dall’inaugurazione del 1937, con la nuova copertura scultorea in calcestruzzo sagomato. Idea che ha sin da subito trasformato il complesso, offrendo molteplici possibilità di utilizzo degli spazi per le attività che il polo propone ai visitatori e alla cittadinanza.

Arkansas Museum of Fine Arts, cultural living room exterior - Studio Gang © Iwan Baan, courtesy of Studio Gang


Unificare, riorganizzare le funzioni museali, connettere e ricollegare: questi gli obiettivi di Studio Gang, che racconta come la struttura sia stata progettata soprattutto per coinvolgere la comunità e la natura circostante nella vita del centro culturale, permettendo un dialogo e flusso continuo.

«L'Arkansas Museum of Fine Arts è amato dalla cittadina sin dalla sua fondazione, ma nel tempo le sue principali aggiunte hanno portato a edifici isolati dal quartiere e dal parco. Abbiamo visto il progetto come un'opportunità per ricollegare l'edificio con l'ambiente circostante e reimmaginare le strutture esistenti in modo da accogliere i visitatori e sostenere tutte le attività vivaci e creative che si svolgono al suo interno».

Jeanne Gang, fondatrice e partner di Studio Gang

Arkansas Museum of Fine Arts, cultural living room interior - Studio Gang © Iwan Baan, courtesy of Studio Gang

 

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Arkansas Museum of Fine Arts di Little Rock

L'espansione centrale dell’Arkansas Museum è un megaprogetto, data l’entità della superficie che coinvolge: 44.333 m2 che espandono lo spazio della galleria espositiva e quello dedicato agli eventi facendone un unico complesso, accessibile da ogni estremità.

Il nuovo tetto in cemento si restringe e si espande attraversando il polo museale, caratteristica che ne ha determinato la nuova descrizione che lo vede come una «struttura simile a uno stelo» che «fiorisce verso l’esterno». Realizzata con sottili pannelli gettati in opera disposti ad angolo, la copertura in cemento è anche, con le sue pieghe, un rimando alla natura e alla vegetazione circostante. Al di là del fattore estetico, la forma del tetto è stata progettata in questo modo per enfatizzare l’effetto di luce naturale negli interni e per facilitare lo scolo dell'acqua piovana, particolarmente copiosa in Arkansas nei mesi primaverili e autunnali.

Oltre agli ampi spazi dedicati alla galleria d’arte contemporanea, che presenta un’importante collezione permanente, il museo include una biblioteca, un teatro da 350 posti, stanze e laboratori della Windgate Art School per corsi e ricerca, uno store dedicato alle opere del museo e una Cultural Living Room, un’ampia sala dalle pareti in vetro destinata a mostre temporanee, convegni ed eventi sociali. Sul lato rivolto a sud, le profonde rientranze del tetto creano una terrazza coperta per il nuovo ristorante Park Grill, che s’immerge interamente nel MacArthur Park.

Arkansas Museum of Fine Arts, AMFA Foundation Collection - Studio Gang © Iwan Baan, courtesy of Studio Gang

 

Un progetto sostenibile e inclusivo

A rendere il progetto sostenibile non sono soltanto gli interventi strutturali che i progettisti hanno pensato per incrementare l’efficienza energetica del complesso. L’intervento dello studio Gang ha visto infatti anche la trasformazione dell’adiacente MacArthur Park, di cui si è occupato lo studio SCAPE.

Il progetto paesaggistico ha previsto 700 metri lineari di nuovi percorsi pedonali, panchine in cemento realizzate su misura e un nuovo boschetto sul limite occidentale del museo, cui si affianca un’imponente opera di piantumazione di 250 nuovi alberi nel settore più antico del bosco, che ospita circa 50 specie di piante, arbusti ed erbe ornamentali. Oltre a questi macro interventi, lo studio SCAPE ha pensato anche a piccoli dettagli, come quelli per le aiuole fiorite realizzate con lastre di arenaria locale che rispecchiano la forma del tetto sagomato del museo.

Innovativo in termini di sostenibilità, è il sistema di raccolta delle acque piovane da utilizzare per l’irrigazione, affiancato da un sistema di bioswales, ovvero canali che concentrano e convogliano il deflusso delle acque piovane rimuovendo detriti e inquinamento, permettendo allo stesso tempo la ricarica delle falde sotterranee.

 

>>> Scopri anche il progetto di Morphosis per la nuova sede per dell’Orange County Museum of Art (OCMA) in California

Credits

Location: Little Rock, Arkansas, United States
Completion: 2023
Client: Arkansas Museum of Fine Arts (AMFA)
Size: 12,360 m2
Architect: Studio Gang

Consultants
Associate Architect: Polk Stanley Wilcox Architects
Landscape: SCAPE
Structures: Thornton Tomasetti
Civil: McClelland Consulting Engineers
MEP/FP: dbHMS
Acoustics: Arup
Cost Estimator: Venue Consulting
Lighting: Licht Kunst Licht
Project Manager: Ascent

General Contractor: Nabholz Construction, Pepper Construction and Doyne Construction Co.

Photography by Iwan Baan, Courtesy AMFA/Studio Gang

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