Il Crown Sydney a Barangaroo, un grattacielo dalla struttura sinuosa
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Il Crown Sydney a Barangaroo, un grattacielo dalla struttura sinuosa che si ispira alla natura

Un nuovo punto d riferimento per lungomare della città

WilkinsonEyre Architects

Il Crown Sydney a Barangaroo, un grattacielo dalla struttura sinuosa
Scritto da Redazione The Plan -

One Barangaroo è l'edificio più alto di Sydney, progettato dagli studi WilkinsonEyre Architects e da Bates Smart, si erge sulla Darling Harbour, circondato dall’acqua, affacciandosi su uno splendido panorama che vede il ponte di Sydney in primo piano. Il grattacielo e l’edificio su cui poggia, con un’altezza complessiva pari a 275 m, ospitano un sontuoso resort con 349 camere e suite, ristoranti sul lungomare, caffetterie, bar, negozi e 76 appartamenti di lusso posti ai livelli superiori.

 

Una scultura abitata

Per questo progetto Chris Wilkinson si è ispirato all’idea dello scultore romeno Constantin Brâncuși secondo cui “l’architettura è una scultura abitata”, affermando inoltre: "volevo qualcosa di speciale e scultoreo sul sito", per rompere con l’essenza tradizionale della pianta rettangolare caratteristica degli edifici circostanti anni '50, '60 e '70.

Il brief architettonico è uscito poco prima delle vacanze di Natale, offrendo così a Wilkinson la possibilità di riflettere in tranquillità su quale potesse essere la forma ideale per plasmare una nuova architettura: guardando una scultura, alta circa 30 m, creata in passato con la moglie e il figlio in occasione di un concorso di design, ha avuto l’intuizione di trasferire alcuni elementi progettuali di questa al nuovo grattacielo caratterizzato dall’intreccio di tre petali che ruotano di 90° mentre si sollevano dal suolo. Tuttavia, era necessario unire gli angoli affinché questa scultura potesse essere abitata: per soddisfare i requisiti progettuali del brief infatti, le ampiezze hanno subito una trasformazione, da 90° sono passate a 60°. Pertanto, durante lo sviluppo del progetto, gran parte della forma è stata gradualmente modificata per conformare l’architettura al sito.

 

Curve complesse

Dopo le vacanze natalizie, Wilkinson si è recato dal team di progetto con gli schizzi, chiedendo loro di realizzarne un modello 3D. La complessità delle strutture è stata una tra le prime problematiche che sono stati in grado di risolvere mediante l’introduzione di un nucleo centrale e colonne lungo il perimetro, all’esterno delle pareti curve dell’edificio. 

"Secondo me", ha spiegato Wilkinson, "le torri devono emergere rispetto al contesto ed ergersi verso l’alto, ma devono anche essere in armonia con lo skyline", mentre i tre petali si uniscono alla sommità andando a completare la forma scultorea.

 

L’esperienza

L’edificio si inserisce in un contesto molto interessante, infatti: “È situato proprio ai margini della baia di Darling Harbour, uno dei luoghi - secondo me -  più belli al mondo. Infatti, si sa, io la chiamo Venezia sotto steroidi", afferma ridendo Wilkinson. Lo studio voleva rendere questo edificio originale in un contesto particolarmente suggestivo: la facciata curva continua è composta da tre diverse tipologie di vetrate, che richiedono un numero elevato di pannelli dal forte potere isolante, realizzati su misura in modo da seguire l’andamento curvo dell’edificio, per ridurre l’apporto solare. La facciata continua in vetro che si viene a creare è in grado di catturare e riflettere la luce: si tratta di un vero e proprio edificio vivente che cambia colore in risposta alla variazione di luce naturale durante il giorno.

In secondo luogo, quando le persone si avvicinano all'edificio, quasi si dimenticano del grattacielo che poggia sull’edificio a quattro piani che offre diverse tipologie di servizi: il committente infatti desiderava che si mettesse in evidenza il corpo di questo edificio più basso. Wilkinson si è quindi ispirato ai trafori in marmo gotici, simili a quelli in pietra che si trovano nelle cattedrali gotiche, permettendo così di rendere il podio meno impattante a livello visivo, per creare un’architettura dall’aspetto particolare, in grado di attrarre sempre nuovi visitatori e divenire un luogo d’interesse.

Infine, ampie e spettacolari terrazze poste ai livelli superiori dell’edificio posto alla base, ospitano piscine, saune, palestre e campi da tennis: si tratta di un hotel resort a tutti gli effetti, una struttura ricreativa che si apre verso il porto. Considerando che il contesto è quello di una città, lo spazio diventa piacevole da vivere grazie alla varietà dei comfort presenti.

Wilkinson ha aggiunto: "Sono molto entusiasta all'idea di unire arte e scienza. Ciò che è iniziato come un'opera d'arte, l'elemento scultoreo per così dire, è finito per diventare un'opera di scienza, infatti per creare un oggetto del genere abbiamo dovuto impiegare le tecnologie più all’avanguardia. Mi attrae molto l'idea di oltrepassare i confini della tecnologia per creare un'opera d'arte, rendendola al contempo il più sostenibile possibile: nasce così un edificio caratterizzato da un alto grado di efficienza energetica, che sfrutta l’energia idroelettrica e sostenibile”.

Credits

Location: Sydney (Australia)
Completion: 2021
Client: Crown Resorts Limited
Architect: WilkinsonEyre
Architect partner: Bates Smart
Interiors: Meyer Davis, Bates Smart and Blainey North
Photographer: Tom Roe

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