Non è facile avere a che fare con un patrimonio culturale importante come quello turco, specie quando è l’architettura a renderlo palpabile e materico. GAD Architecture, con il centro eventi e conferenze Divan Kuruçeşme di Istanbul per il gruppo Divan Hotel, riflette in pieno questa difficoltà, e con eleganza riesce a riproporre la realtà strutturale, spaziale e materiale del passato della città e delle sue tradizioni nel presente.

La struttura sorge nel distretto europeo di Kuruçeşme, luogo famoso del Bosforo per le fiorenti colline, i numerosi villaggi e l’assemblaggio di architetture, per lo più residenziali, di più epoche: per questo l’intero progetto ha seguito l’intento di mantenere un legame diretto col passato ottomano, pur volendo creare una rottura, specie negli interni, con elementi di design e forme dal gusto contemporaneo. La strategia architettonica di GAD Architecture ha introdotto infatti un nuovo linguaggio utilizzando ciò che era in loco: dai muri di contenimento in pietra, alle terrazze, alle volte, agli archi, un tempo parte di una coppia di yali (parola turca per indicare i palazzi sul mare, in particolare sul Bosforo a Istanbul) non più esistenti.

 

Divan Kuruçeşme, un luogo di relazioni tra il passato e il presente di Istanbul

I progettisti raccontano che il concept del progetto è nato osservando lo stretto del Bosforo di Istanbul, cuore della città e anima dell'identità turca. Il litorale urbano, sia sul lato asiatico che su quello europeo, con il suo tessuto storico, è da sempre una zona caratterizzata da vincoli architettonici e norme edilizie molto stringenti, pensate soprattutto per limitare le dimensioni e la densità abitativa in tutta l’area. Il processo di realizzazione è iniziato a livello burocratico nel 2008, mentre la fase costruttiva è iniziata nel 2012 per concludersi nel 2022: un lungo tempo che ha creato molte opportunità per rivalutare la strategia architettonica in itinere.

 

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L’intervento ha previsto l’estensione della terrazza esistente della sala eventi principale da mille persone mediante una struttura ondulata che crea così una tettoia per l’area sottostante, ampio spazio usato principalmente per matrimoni e riunioni aziendali. Questa copertura è un vero e proprio esempio avanzato di ingegneria strutturale in acciaio e vetro, la cui dimensione e pianificazione è stata determinata dalle sezioni storiche: muri e fondazioni esistenti di epoca ottomana, sono stati riportati alla luce durante la costruzione ed enfatizzati sia nel design interno che in quello esterno, rendendoli in grado di guidare il visitatore dall’ingresso alla sala dei banchetti principale e oltre, verso le terrazze superiori. Ne risulta una continuità materiale e cromatica, con ricche superfici in mattoni e ocra interrotte da innesti in acciaio corten e marmi verdi di pareti e pavimenti esterni. Una continuità che richiama quella tra paesaggio e architettura, e che continua sulle coperture delle aree tecniche, progettate come terrazze verdi ai livelli superiori. Parcheggi e aree di servizio sotto stati pensati infatti per i livelli inferiori, con due piani che finiscono sotto il livello del mare.

 

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Un'architettura contemporanea per il Bosforo del XXI secolo

I prospetti sono stati mantenuti così come erano in passato, ma il punto chiave per gli architetti è stato quello di dare un significato a questa inusuale (per una nazione come la Turchia) combinazione di vecchi e nuovi elementi. Gli ambienti sono per questo estremamente espressivi, specie per le geometrie sinuose e l’illuminazione naturale che s’irradia all’interno delle numerose volte.

L'architettura del Divan Kurucesme è uno dei tentativi più riusciti di conservare il passato storico di Istanbul e la sua iconografia fondendoli in nuove architetture dalle forme contemporanee.