Dare forma alla simbologia del drago
Ispirato alle forme e alle squame di un drago, animale mitologico simbolo e a protezione della città di Lubiana, Aleja è un grande centro commerciale nel cuore della capitale slovena. Progettata da ATP architects engineers D&R di Innsbruck con Mint Architecture, la struttura di tre piani fuori terra e due interrati prevede anche zone relax, servizi ristorazione e campi sportivi in copertura, i quali vanno a sommarsi ai circa 80 negozi.
Già la sua struttura allungata, il profilo curvo e l’ampio ingresso ricordano le forme di un drago, suggestione accentuata dal rivestimento a scandole in acciaio inossidabile e vetro simile a una pelle squamosa. Ed è proprio l’aspetto esterno a rappresentare il carattere più identitario di Aleja: a realizzare l’involucro, in un assemblaggio di questi stessi materiali fino alla copertura, è stata Pichler projects, che ha dato vita a soluzioni customizzate, talvolta lavorate in officina, talvolta direttamente in opera, come le saldature.
L’effetto “squame” è ottenuto attraverso una serie di pannelli romboidali in acciaio inox completi di vetri camera di sicurezza. Questi pannelli sono posti uno accanto all’altro e abbinati in modo da ottenere trame e motivi sempre diversi, anche grazie alle quattro finiture e colorazioni utilizzate. L’unicità alla vista è poi data dall’aspetto cangiante della facciata nelle varie ore della giornata, ma anche dalla sua capacità di riflettere il passaggio delle nuvole, i colori dell’alba o le varie fasi lunari.
Per l’intera facciata sono state impiegate circa 120 tonnellate di acciaio, ma i pannelli romboidali sono riproposti anche per i cinque lucernari presenti in copertura, per un totale complessivo di circa 300 tonnellate.
L’involucro, dunque, ha una funzione altamente estetica e identitaria, ma allo stesso tempo svolge un importante ruolo dal punto di vista energetico: i vetri e le superfici prevengono infatti la dispersione di energia verso l’esterno, oltre all’eccessivo apporto di calore all’interno. Ciò significa che il sistema vetrato, nonostante la sua grande proporzione in facciata e sul tetto, è in grado di garantire alta efficienza con basse potenze di riscaldamento e raffreddamento, ma anche un notevole apporto di luce naturale. L’attenzione a un basso impatto ambientale è testimoniata anche dal sistema di riduzione del consumo d’acqua, basato sul riuso dell’acqua piovana per i sistemi di raffreddamento e per irrigare le aree verdi situate in copertura.
L’alternanza di spazi aperti, semiaperti e chiusi nei tre piani fuori terra è infine anch’essa appositamente studiata: l’effetto, con un gioco di ombre, è quello di una sagoma riprodotta anche sul terreno.
PICHLER PROJECTS
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