Rivolta verso il lago Maggiore, una residenza dai volumi articolati sfrutta la pendenza del terreno come occasione per creare ambienti all’aperto, privati e nascosti
Da lontano, quasi non si percepisce: il declivio della collina sembra ospitare solamente un basamento stereometrico, dalle forme regolari e squadrate. Avvicinandosi, la casa inizia piano piano a svelarsi, nel suo gioco di sbalzi e sfalsamenti che incidono il fianco della collina. La forte pendenza del declivio, rivolto a ovest verso un impagabile panorama – il lago Maggiore, la catena del Mottarone e la val d’Ossola – diventa occasione di un’articolazione dello spazio e di una geometria dei volumi insolita.
Pensando alla tecnica del terrazzamento, tipica delle zone con forti pendenze del terreno, la casa si compone di due volumi, sovrapposti e sfalsati: un basamento parzialmente incassato nel terreno, più chiuso e massiccio, caratterizzato dai tagli delle aperture e delle finestre, e un volume leggero su di esso, posto sul primo in posizione arretrata. Con un semplice gesto, lo sfalsamento dei due volumi, Studio Ecoarch ha ricavato lo spazio necessario per generare un belvedere con piscina. È questo il cuore del progetto, uno spazio che mette in comunicazione l’interno con l’esterno, in cui un profondo sbalzo lungo cinque metri fa da copertura a una porzione di belvedere, che termina nella piscina posizionata proprio sul limitare del volume inferiore.
L’inversione della tradizionale disposizione degli ambienti all’interno della casa, con la zona notte nel volume inferiore e quella giorno nella porzione superiore, ha permesso di sfruttare al massimo le potenzialità della composizione, consentendo al living di godere della contiguità con il belvedere, fondendosi con esso. Il sistema ad ante scorrevoli automatizzate delle finestre del soggiorno consente infatti di aprire quasi totalmente le vetrate, mettendo in continuità l’esterno con l’interno, che diventa una naturale estensione del belvedere. I frangisole dello sbalzo mediano visivamente questo passaggio, filtrando la luce solare e modulandola dal chiarore del cielo all’illuminazione interna.
All’esterno, il percorso pedonale si inerpica sulla collina, seguendo le geometrie della casa: è difficile percepire la geometria dei volumi a scala ravvicinata, poiché la casa si svela un angolo e uno scorcio alla volta. L’ingresso posizionato sul retro scava un ulteriore porzione di collina, creando un piccolo patio davanti all’accesso.
Gli interni sono caratterizzati da linee pulite, geometriche, minimaliste: la palette di colori utilizzata sembra voler minimizzare la presenza della casa, facendo sì che siano gli scorci sull’esterno a essere protagonisti. Le ampie vetrate a tutt’altezza concedono infatti viste ampie sul panorama naturale circostante.
Le superfici interne sono chiare, uniformi, finissime: grandi lastre di gres porcellanato, intonaci chiari, serramenti dai sottili profili metallici e parapetti in cristallo extra-chiaro smaterializzano la presenza della casa. Alcuni dettagli di colore si ritrovano solo nelle stoffe, spiccando sulla base neutra degli interni.
Non solo qualità estetica, ma anche attenzione alla sostenibilità: l’edificio è dotato di un’impiantistica avanzata che garantisce ottime prestazioni dal punto di vista energetico. In particolare, la geometria complessa nata dall’accostamento dei volumi ha portato a uno studio dettagliato sui ponti termici, i quali sono stati opportunamente corretti.
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Location: Varese, Italy
Architect: Studio Ecoarch
Main Contractor: Impresa Chinaglia
Completion: 2022
Photography by Marco Reggi, courtesy of Studio Ecoarch