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Aga Khan Museum

Fumihiko Maki & Associates | Moriyama & Teshima Architects

Aga Khan Museum
Scritto da Fumihiko Maki & Associates -

L’Aga Khan Museum è uno dei due edifici sviluppati all’interno del sito di 68 mila mq, assieme all’Ismaili Centre progettato da Charles Correa e ai Formal Gardens di Vladimir Djurovic. I due volumi sono arroccati su una collinetta, elemento visivamente forte situato all’intersezione tra la Don Valley Parkway e l’Eglinton Avenue, arterie fortemente trafficate a nord del centro di Toronto. Da qui si può ammirare lo skyline urbano a distanza.
Il masterplan complessivo, realizzato dallo studio Maki and Associates, prevede l’inserimento delle due architetture attorno a una rivisitazione contemporanea del giardino islamico, il Chahar bagh. Un’oasi urbana, situata al centro di un terreno sinuoso e irregolare, che accoglie lungo il proprio limite un parco progettato con grande semplicità. L’Ismaili Centre, orientato verso La Mecca, è un centro religioso, comunitario e spirituale per la comunità ismailita, mentre il museo, in quanto polo culturale, è aperto al grande pubblico pur stabilendo un forte dialogo con lo stesso Ismaili Centre lungo un’asse centrale dei Formal Gardens. I due edifici, religioso e laico, si relazionano con l’aiuto del contesto e delle aree verdi, determinando un senso di armonia diffuso in tutto il sito.
L’Aga Khan Museum, il primo museo nordamericano dedicato all’arte e alla cultura islamica, è un’iniziativa di Sua Altezza Aga Khan, il 49esimo Imam ereditario ismailita. Il progetto mira a promuovere la conoscenza e la comprensione, sia rivolgendosi alle varie correnti musulmane, sia aprendosi verso le altre culture. Volendo dare una visione d’insieme del contributo artistico, intellettuale e scientifico delle civiltà islamiche al patrimonio culturale mondiale, il museo ospita gallerie, mostre, aule, una biblioteca di consultazione, un auditorium e un ristorante. Accoglie inoltre una collezione permanente di oltre 1.000 reperti, tra cui rare opere d’arte degli stili più disparati e realizzate con una vasta gamma di materiali, simbolo di oltre dieci secoli di geografia e storia dell’uomo.
Il progetto del museo si fonda sul concetto e sulla visione di “Luce” dati da Sua Altezza Aga Khan. Una nozione che ha ispirato molte religioni, legandosi anche a svariati decenni di storia nel periodo illuminista. In questo caso, il desiderio di Aga Khan era di fare dell’edificio e degli spazi adiacenti una celebrazione della luce e dei suoi misteri, i quali si manifestano in natura e nella spiritualità in ogni momento della nostra vita. Un concetto espresso in particolar modo nei testi religiosi e nei trattati scientifici delle civiltà islamiche. L’edificio, di forma rettangolare, è orientato a 45 gradi rispetto al nord, presentando un profilo angolare concavo studiato con grande perizia, che sottolinea in modo naturale come il volume si strutturi su due livelli.
Le facciate, rivestite in granito brasiliano di colore bianco e con una finitura sabbiata, trasmettono dinamismo e - grazie alla costante esposizione solare - creano un gioco di luci e ombre, dando l’impressione di trovarsi di fronte a un’immensa meridiana.
All’interno, il cuore del museo è un cortile vetrato, circondato da uno spazio pubblico che ricorda nelle sue forme un grande portico o chiostro. Le gallerie, gli spazi espositivi, le classi, la biblioteca, il foyer dell’auditorium e il ristorante/negozio sono tutti indistintamente accessibili dal cortile. Lo spazio pubblico centrale, alla pari del patio, è a libero accesso e si apre a una vasta gamma di attività, dalle performance live alle installazioni, dalle assemblee ai ricevimenti.
Il cortile, un’oasi di sacralità e pace, crea un’atmosfera che prende le distanze dal mondo esterno. Le pareti vetrate sono state serigrafate con un doppio pattern di pieni e vuoti, creando un effetto tridimensionale e ricordando la decorazione tradizionale islamica Jali. Dal cortile, il riflesso dei raggi solari crea un gioco di luci e ombre in costante movimento, proiettato lungo gli intradossi, i muri e i pavimenti dell’enorme chiostro, dando così un tocco di vitalità agli interni. Al livello superiore, quattro importanti aperture si affacciano sugli spazi pubblici attraverso schermi in zinco che riprendono le forme della Mashrabiya, una finestra a loggia sporgente tipica dei paesi musulmani, qui rivisitata in chiave contemporanea. All’interno delle gallerie, ampi lucernari rivestiti in alluminio e perforati con piccole fessure esagonali lasciano delicatamente entrare i raggi solari nell’area espositiva.
Il museo continuerà a vivere per illustrare le tradizioni esistenti delle società musulmane e per far comprendere l’arte e la cultura dell’Islam e delle sue civiltà, passate e presenti. I due volumi, i giardini e il parco riflettono il legame di lunga data tra Aga Khan e il Canada e il profondo apprezzamento dell’Imam per l’impegno del paese verso la pluralità e la diversità culturale.

Location: Toronto, Canada
Client: Imara (Wynford Drive) Limited
Completion: 2014
Gross Floor Area: 4049 m2
Architects: Fumihiko Maki+Maki and Associates in association with Moriyama & Teshima Architects
Maki and Associates Design Team: Fumihiko Maki, Gary Kamemoto (Director), Kota Kawasaki, Yukiko Kuwahara, Isao Ikeda, Yoichi Honjo, Masaru Sasaki, Alvaro Bonfiglio, Ellen Kristina Krause, Masayuki Midorikawa,
Moriyama & Teshima Architects Design Team: Ted Teshima, Diarmuid Nash, Norman Jennings, Po Ma, Gene Ascenzi, Chris Ertsenian, Joni Inouye, John Blakey, Andrew Bernaus, Shawn Geddes, Janice Chan, Roy Chan
Contractor: Carillion Canada

Consultants
Structural: Halcrow Yolles
Electrical: Crossey Engineering
Mechanical: The Mitchell Partnership
Cost: Curran McCabe Ravindran Ross
Civil Engineer: Delcan Corporation
Landscape: Moriyama & Teshima Planners
Lighting: Suzanne Powadiuk Design
Code: Leber Rubes
Food Service: Design.net
Curtain Wall: Halcrow Yolles
Acoustic: Aercoustics Enginnering
Theater: Theatre Consultants Collaborative
AV: Engineering Harmonics
Hardware: Assa Abloy.
Planning: Lloyd Phillips & Associates
Microclimate: Gradient Microclimate Engineering
Specification: Spec Teknix
Elevator: Soberman Engineering

Photography: 1/13 © Maki and Associates, 14/32 © shinkenchiki-sha

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