Una residenza che abbraccia un Ficus Australis
«Tra un albero e una casa, scegli l’albero». Sono parole, queste, di Carlo Scarpa, rispetto alle quali lo studio Carlo Ratti Associati (CRA) e Italo Rota hanno voluto fare un passo avanti con The Greenary. Questa è una residenza privata nella campagna parmense, il cui nome è indicativo di molte delle sue caratteristiche. Greenary è un gioco di parole che unisce green, verde, e granary, granaio: la villa è ricavata da una casa colonica ed è articolata abbracciando un albero alto dieci metri, un Ficus Australis di 60 anni. Il progetto, come sottolineato dal fondatore dello studio CRA, si è concentrato sull’intersezione tra il mondo naturale e quello artificiale, proponendo un paesaggio domestico costruito intorno alla natura, al suo ritmo e a una reinterpretazione del principio di biofilia di Edward Osborne Wilson, biologo e docente ad Harward. La necessità di creare un angolo di vita simbiotica tra uomo e natura si esprime al massimo nella zona living che si affaccia sul verde e dove trova il proprio habitat il Ficus. La facciata verso il giardino è realizzata con una vetrata a tutta altezza, rappresentando un esempio degli elementi pensati nel rispetto delle necessità vitali della pianta. Per questo la fattoria è stata del tutto ridisegnata, con l’obiettivo di massimizzare, dove richiesto, l’apporto di luce naturale. Ciascun piano della casa è in connessione con gli altri livelli, i quali non rispettano una partizione tradizionale e ripropongono il principio del Raumplan di Adolf Loos, secondo il quale la libertà di pensiero può portare alla creazione di spazi dalle dimensioni, dai livelli e dalle altezze differenti a seconda delle funzioni.
«La successione degli ambienti abitati – afferma Carlo Ratti – dà forma a un percorso per il quale l’albero funge da pilastro centrale. La natura è incorporata anche in altre forme in tutto lo spazio interno, ad esempio tramite l’integrazione di prodotti innovativi e dalle elevate qualità percettive, come i pavimenti realizzati con materiali Mapei dagli effetti materici naturali. Una scelta, questa, di riconnessione tangibile con lo spirito dell’intera abitazione». La residenza comprende anche una seconda struttura, uno spazio di lavoro ricavato da un granaio, e un giardino coltivato dal paesaggista Paolo Pejrone.
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